ANGELA MERKEL ACCETTA DI LIMITARE IL NUMERO DEI RIFUGIATI (10.10.2017)

MerkelLa cancelliera tedesca ha accettato, per la prima volta, di porre un tetto massimo annuale al numero dei rifugiati ammessi in Germania.

Era evidente a tutti che, a seguito delle ultime elezioni, dove il partito della Merkel ha vinto ma con un risicato 32,9%, che è il risultato più basso mai preso dal suo partito dal 1949 ad oggi, la governabilità in Germania sarebbe stata a rischio se non concedendo qualcosa al AfD (Alternativ fur Deutschland), il partito di estrema destra che con un ricco 13% è entrato in Parlamento a pieno diritto.
Una volta perso il suo alleato storico, il partito Social-Democratico di Martin Schultz (SPD), che andrà ora all’opposizione, alla cancelliera non restano molte opzioni.
Un’alternativa all’estrema destra è rappresentata dalla cosiddetta coalizione Jamaica, con i Liberali e i Verdi.
Di certo, con questa prima decisione, non si può negare che la cancelliera cerchi di recuperare quegli elettori che, a causa della sua politica d’accoglienza, siano nel tempo andati verso la destra nazionalista che ha infatti triplicato il suo elettorato dal 2013.
Un progetto quindi di compromesso, concluso a seguito d’una riunione di crisi tra il CDU, il partito cristiano-democratico della cancelliera, e i suoi alleati bavaresi del CSU, che apre così la possibilità di negoziare con le altre forza politiche e che parte dall’obiettivo di limitare a 200.000 il numero di rifugiati annui : imprescindibilmente da qui parte la governabilità tedesca.
Per una Germania da sempre maestrina dei valori dell’accoglienza europei, da sempre primo esempio di ottimo sistema democratico, primo guardiano contro il ritorno dei fascisti e dei nazisti, beh, per questa nuova Germania con una estrema destra al 13% in Parlamento, l’inizio non è proprio dei più esemplari.

*FONTE: Gli Italiani – Quotidiano (10.10.2017)