Che poi
la vita
la si prende
tanto sul serio,
quando in realtà
non è altro
che un luogo.
Un luogo dove
c’è chi passa,
per parlare
del più e del meno;
c’è chi passa
e ci si ricorderà di lui,
per un po’;
chi vi è
per fare qualcosa
aiutare qualcuno;
chi è là
per imparare
o per insegnare;
chi quel luogo
non lo sopporterà mai
e farà di tutto
per lasciarlo,
il prima possibile;
e poi c’è chi,
e non sono pochi,
ci passerà del tempo
occupandosi
il più possibile,
per rendersi conto
solo troppo tardi
di quanto abbia goduto
poco
di quel luogo.
Un luogo dove
per quanto
mi riguarda
si dovrebbe
avere la voglia
di lasciarlo
un po’ più bello
di come lo si trova;
magari arredandolo un po’
con fiori
e profumi,
quadri alle pareti,
e fotografie
e musiche,
e librerie;
un’enorme libreria
con libri di poesia.
La poesia stessa
di quel luogo
unico
per ognuno
che è la vita.
*Mailhac 05 2020