Come ogni anno torna Natale

Come ogni anno torna Natale:

-l’uomo emancipato fa passare
oramai inosservato
il compleanno del Cristo-
e torna puntuale
la festa di Babbo Natale.

Bisogna ricordarsi d’essere
felici e tutti uniti
per quel giorno

almeno due pranzi e una cena
abbondanti, meglio se eleganti
per quel giorno

La marcia con Greta
la manifestazione contro l’Odio
anche quella per l’antisemitismo,
per quel giorno

tutto passa
in secondo piano, rispetto
al primo al secondo
pure al terzo piatto
del Natale.

E perché?

Come perché?
È la festa.

Sì, ma il cambiamento climatico
ovunque la guerra civile, oggi
nemmeno i cani cinesi
i tori catalani o i cavalli senesi?

No, è Natale!
Bisogna comprare
centomilioniottocentocinquantamila cagate inutili
bisogna festeggiare: abbiamo tutto l’anno
per ammorbarci col male
marciare e manifestare
sui social il nostro dissenso
la voglia di cambiare…
ma non oggi: oggi è Natale.

E la plastica ?

Non userò le cannucce, ma spero
non pretenderai per i piatti
che mi metta a lavarli tutti?!

Beh, ieri era Halloween
-anche ‘i morti’ di una volta
oggi si devono mascherare-
poi il Black Friday
il Pink Monday
tra qualche giorno Capodanno…
almeno, chessò, fare una cena
per i poveri, per i senzatetto.

Ma sei matto! A Natale?
Già tutto l’anno
me li trovo davanti,
almeno oggi
restiamo distinti;
e poi il Natale
è la festa di chi un tetto ce l’ha.

Ma perché si festeggia questa
come tutte le altre, di festa?

Perché è così, appunto
come il cambiamento climatico;
hai mai conosciuto
qualcuno che non voglia festeggiare
una festa ‘comandata’?

Beh, forse chi non è cristiano
il Natale
non lo dovrebbe festeggiare…

Cosa centra, scusa, la Chiesa
coi suoi ‘comandamenti’?

E poi, tutte queste chiacchiere…
già non lo faccio tutto l’anno
vuoi che cominci proprio adesso
a pensare, proprio ora che

Come ogni anno torna Natale.

A. Mailhac 11 2019