Cosciente di vivere a volte
nell’attesa del giorno dove
per sempre scenda la sera
Va contando momenti
di felicità sparsi, con arsa
la gola per il troppo vino
scadente; ma seppure cadente
il sole non lascia che scenda
mai la notte che annunci
la fine del mondo
Anche questo giorno
Anche questa notte
Non resta che cercare di leggere
il futuro nel fondo d’un bicchiere
mettendosi a sedere, serio, come
un banchiere che voglia vendere
un latrocinio come mestiere
Ma dalle righe solo il bianco
degli spazi lo attrae,
e allora scrivere, che
la fame morde
e il frigo è vuoto.
Ignoto perfino a se stesso
ogni volta cerca quindi
non più una ragione
per vivere, come scusa
al suo essere, ma solo
una frase per mettere un punto
ma se in punto di morire
la frase prende vita, come
mai potrebbe godere
di qualcosa che sa
in procinto di finire
E se non ha più nulla da dire
è solo il non volere dormire
a tenere sveglie le dita
sulla tastiera
E passo passo con le palpebre cade
anche il ritmo, e comincia
a fare freddo,
freddo al punto che:
Io il punto ce lo metto
e al resto penserò dopo
E un punto alla frase non lo mette mai…
…se prima non ne mette almeno sei.
*Roma, 05 2021
*Image: Cecina