Del resto, non si tratta d’altro che d’un sogno

provo a scrivere qualcosa di simile a quello ch’è stato,
onesto: un suono, più che un vero e proprio testo
ma già mi scappa di testa quel vago concetto
che queste parole dovrebbero esprimere
e cercando di reprimere la rabbia, scrivo
insiemi di lettere che non vogliono dire niente
pur essendo magari tutto, sono forse solo un sogno:

un vetro che s’incrina dietro a un colpo
frammenti gialli e rossi; non più di dieci
amici sconosciuti fanno shopping; io
mi rendo matto per trovare un senso a tutto
ciò che mentre sento non trattengo
e più ci provo più mi sfugge via; e
anche se chiudo gli occhi non vedo
quello che poco fa era così chiaro: ora
non saprei più come continuare… Poi

credo di ricordare un indistinto orologio
grande antico e grigio, il fumo dei treni
e la gente… ma non mi torna alla mente
niente: quei volti non li riconosco,
ancor meno dove mi trovo: che legame con
quest’anello che dovrebbe darmi certezze
e sicurezze… per quale scopo poi ignoro.

Del resto, non si tratta d’altro che d’un sogno

*Mazunte, Marzo 2022
*Copertina: Il sogno di Giacobbe, Jusepe de Ribera (1639)