dentro l’occhio di bue un buio

trovarsi sempre sul fronte, affrontare
le parole da tempo indefinito
indefinibile, cala il silenzio
dentro l’occhio di bue, un buio
da riempire…

nell’asfalto c’è una buca gravida
di fanghiglia, foglie e mozziconi
dove passa quell’anfibio nero
è ciò che schizza nella pozza

un cane abbassa la coda, ha paura
un presentimento: è quella paura
del buio che all’improvviso
rimane abbagliato, ma senz’abbaio…

in lontananza strombazza un clacson
io così acido vorrei solo dormire
eppure sono qui che cerco, prima
di addormentarmi, una ragione
per respirare un sorriso, e lasciarmi

ricreare.

*Roma, 05 2022