E lei già mancava

Più una persona è importante
più ci è stata assente,
questo lo si sente
non appena la si vede,
passato tanto tempo.
In via dei Serpenti
questo pensiero
ha sibilato al mio orecchio
quando dopo anni ho rivisto
la ragazza con l’orecchino.
È lei, oramai son otto anni.
Nessuna frase di rito
nessun ghiaccio da rompere
solo tanta voglia
di recuperare quella mancanza,
una danza di ricordi
mentre scansando macchine e persone
camminavamo senza sapere dove,
ché in fondo la meta
eravamo solo Noi.
Verso una musica dal vivo
o giusto un calice di vino
la Bellezza Eterna
non riusciva a legarci il passo,
volevamo solo
sederci e guardarci,
in silenzio.
Ritrovare odori
che non invecchiano mai
quel profumo di disobbedienza
ad una vita che ci lotta contro.
Rione Monti
era già stanco di tutto quel camminare
quel sali e scendi, quel raccontarci
quando entrambi tra i denti
solo un bacio
che da troppo trattenevamo;
adesso sarebbe stato vano.
Stanchi ci fermiamo
ai tre scalini
che con l’andare
c’è venuta fame,
e non soltanto di noi.
Quando due così
entrano in un locale
impossibile per le coppiette
non voltarsi a guardare,
come se l’amore fosse un odore
che solo chi lo porta
sa subito riconoscere.
Per il turista francese
inevitabile il cliché
a Roma, in coccio
cacio e pepe e vino rosso;
per lei pallette al sugo.
Il vino Horae
ci racconta il cameriere
di fronte al mare per anni
è rimasto ad invecchiare,
ad aspettarci anche lui:
tutti, ma proprio tutti, sapevano.
E in quella bottiglia
ci siam persi per ritrovarci
abbracciati e ben nudi
ancora più vicini,
impossible più di così.
Realizzarlo il giorno dopo
ancora, quanto lei sia importante
quando partito il suo bus
il cuore di nuovo solo
più non si mentiva,

E lei già mancava.

A. Roma 23.12.2019