Ubriaco. Di te
assaporo ancora la fragranza
di vini cremisi
il sangue della Terra che ricordo
bevvi nel ventre di mia madre.
E Ora Tu
nuda, questa ebbrezza
porti via afferrandomi
la candela, per la fiamma
del tabacco al vento :
il fumo e il profumo
violenta, e il sonno.
Ridi e ammali, ammali
maliarda sirena che infermi
i miei pensieri fuggono
dal ponte della nave, adesso
vedo quella Luna
alla finestra
della stanza dove riemergo,
come da un sogno
di pirata nel porto;
mi desto e mi sollevo
guardo fuori, lontano :
È tranquillo il mare ?
*Andrea Giramundo, Saint-Cyr-les-Champagnes 2016
*Image: Phillip Schumacher