La prima macchina fotografica 35 mm provvista di pellicola va verso i cent’anni. Presso il Complesso del Vittoriano 350 opere per celebrarne i ricordi.
La mostra, allestita al Complesso del Vittoriano dal 16 novembre 2017 al 18 febbraio 2018, rende omaggio alla prima macchina fotografica 35 mm provvista di pellicola, alla fotografia d’epoca e a tutti gli artisti che hanno utilizzato la Leica dagli anni venti ai giorni d’oggi, celebrando le loro immagini.
Il nome del gruppo (Lei-ca) trae origine dalle iniziali del cognome dell’industriale tedesco Ernst Leitz, impegnato nel settore ottico e di precisione nella seconda metà del XIX secolo, e fondatore nel 1869 dell’Ernst Leitz Optisches Institut a Wetzlar, e dalle prime lettere di camera (che in tedesco significa macchina fotografica). Nel 1849 viene fondato l’Optische Institut da Carl Kellner a Wetzlar. Sotto Ernst Leitz viene creata nel 1869 la Ernst Leitz Werke. La società è dedicata alla costruzione di microscopi. All’inizio del XX secolo viene ampliata la gamma di prodotti con binocoli, episcopi e epidiascopi così come fotocamere.
In questo contesto viene sviluppata la Miniaturkamera, la prima macchina fotografica con pellicola 35 millimetri per cinefilm. Per il tempo di esposizione notevole il caricatore della grossa macchina non poté essere più riaperto. La base della progettazione fu di Oskar Barnack, nel 1914 fu creata la prima piccola fotocamera del mondo, la Ur-Leica, per utilizzo privato dello stesso Barnack. realizzata dalla casa fotografica Agfa
Oltre 350 opere dei maggiori e più prestigiosi autori – da Henri Cartier-Bresson a Gianni Berengo Gardin, da William Klein a Robert Frank, a Robert Capa a Elliott Erwitt e molti altri – decine di documenti originali, riviste e libri rari, fotografie vintage, macchine fotografiche d’epoca, compongono questa ricca esposizione nella sua unica ed eccezionale tappa italiana.
L’esposizione è promossa e realizzata da Arthemisia e Contrasto.