GERMANIA: Primo giorno dell’estrema destra in Parlamento

MerkelCon ben 92 seggi, l’estrema destra torna al Bundestag, dove era assente dai tempi di Hitler.

Mentre in Italia si fanno ancora leggi simboliche contro l’apologia di fascismo, si parla di antisemitismo per una figurina distribuita allo stadio che ritraeva Anna Frank con indosso la divisa della A.S. ROMA, in Germania, alla quale si deve il vero successo che ha ancora oggi il diario di Anna Frank, l’estrema destra torna ben presente tra i banchi del Parlamento.
È dalla seconda guerra mondiale che ciò non avveniva.
Il partito dell’ultra-destra (AfD), che rappresenta ad oggi il terzo partito tedesco, nonostante in apparenza sia osteggiato da tutti i deputati dell’arco costituzionale, non renderà certo vita facile, come lo è stato fino ad oggi, ad Angela Merkel.
La cancelliera tedesca si troverà spesso a dover dialogare con l’Afd, quantomeno per cercare di governare. Oltre loro, le resterebbero altrimenti solo la piccola coalizione capeggiata dai verdi, e l’opposizione.
Non per niente infatti questo è stato il primo anno in cui la Germania ha posto un tetto massimo al numero dei rifugiati che verranno accolti.
Ora, che le destre estreme stia tornando sempre più forti, proprio in proporzione al crescere delle politiche che si propagandano invece come il solo antidoto per difendercene – come Renzi da noi e Macron in Francia, o in generale tutte le politiche di finanza e di accoglienza di questa Europa – mi è difficile dirlo; resta però evidente il fatto: sempre più paesi sembrano cercare una risposta nelle estreme destre ai problemi evidenti dei nostri giorni.
Notizia dell’altro giorno ancora sono state le elezioni in Austria.
Certo è poi che, quando ciò avviene in Germania, e non solo per ragioni storiche, ma sopratutto perché essa rappresenta da sempre il caposaldo di questa Europa unita, la cosa dovrebbe, se non spaventare, per lo meno far riflettere.
Forse sarebbe il caso di smettere di giocare con le figurine, e cambiare rotta finché se ne è in tempo, rispetto a questa attuale Europa di finanza di banche e d’immigrazione, tanto difesa dai suoi moderni rappresentanti, che invece sembrano ciecamente solo voler andare avanti (en marche) verso questa direzione; fosse anche solo per evitare di dover verificare la veridicità del detto : la Storia è ciclica.

*FONTE: Gli Italiani – Quotidiano (26.10.2017)