I gatti nella letteratura
stanno meglio che nella lettiera.
Charles Baudelaire,
Neruda, Elliot, et la Szymborska,
Apollinarie e Luciano Somma…
Non sono i poeti ad amare i gatti,
sono i gatti che amano la poesia.
Puliscono il pelo della vita,
cercano la bellezza
perché ne sono attirati.
Il gatto vede in chi scrive,
un Uomo diverso dagli altri uomini
– Può un Poeta far evolvere i suoi simili ?
– Lui cammina a piedi nudi, lui : ‘il Poeta’,
un animale per il quale vale la pena
lasciarsi vedere, realmente
magari anche Amare.
Il gatto ed il poeta parlano tra loro
con uno sguardo, di politica d’ambiente
e di Poesia ; sanno osservare, osservarsi
sanno ; conoscono ; comunicano
con gli occhi – gli occhi di gatto.
È il poeta che deve essere ‘Gatto’ in vita,
e non solamente
il gatto, nella poesia della vita.
*Andrea Giramundo, Frontignan 2016
*Immagine: www.petsblog.it