IL GIRO D’ITALIA HA RISCHIATO DI DIVENTARE UN CASO DIPLOMATICO

GIRO ITALIA 101Non è notizia di ieri che la 101esima edizione del giro d’Italia partirà da Gerusalemme e che le prime tre tappe del sito si svolgeranno in Israele : è da tempo che la deicsione è stata presa.
Non è nemmeno una novità il fatto che il giro parta da un paese straniero, anche se questa è la prima volta che lo fa ma da un paese fuori Europa.
La decisione di Israele ha fatto molto discutere, dividendo sostanzialmente in due grossi parti le differenze tra i vari pareri : da una parte i contrari, che non lo sono solo per il fatto che il giro parta dall’estero mentre dovrebbe restare nel nostro Paese, ma proprio per la decisione d’Israele come partenza, Paese di cui non molti condividono la politica, adducendo come cause principali di questa scelta, ragioni meramente economiche ; dall’altra, i favorevoli, che vedono in queste operazioni dei grandi passi avanti fatti verso la globalizzazione dei popoli, ricordando come il legame tra i due Paesi, Italia e Israele, e la bicicletta, sia radicato nel passato sin dai tempi di Gino Bartali, quando in un Italia che viveva i ciclisti come eroi da romanzo, lo storico ciclista avrebbe salvato da deportazione certa migliaia di ebrei trasportando alcuni documenti nel tubolare della sua bici.
La notizia invece di oggi, e che permette ancora meglio di capire il simbolismo di questo evento è che il ministro dello sport e quello del turismo Israeliano hanno minacciato di tagliare tutti i fondi e d’annullare le prime tre tappe qualora non fosse stata cambiata, dagli organi ufficiali del giro, la denominazione di Ovest per la città di Gerusalemme, come luogo di partenza.
La dicitura, che avrebbe ben ricordato a tutti la situazione di un paese diviso tra due popoli, dando così considerazione al popolo palestinese, ha rischiato di trasformarsi in un caso diplomatico : secondo Israele non avrebbe senso di parlare di Ovest o Est, in quanto Gerusalemme è la capitale dello stato di Israele – come a dire : la Palestina non esiste e non ne parlate.
Dopo poco, l’Italia ha prontamente ubbidito, per ricatto economico o meno, e ora la dicitura Ovest è sparita ovunque, per prima dal sito ufficiale dell’evento, che vede così confermata per il 4 maggio la sua partenza da Gerusalemme.

*FONTE: Gli Italiani – Quotidiano (01.12.2017)

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