Il primo caffè dell’estate
Attira bipedi sulla terrazza
In libera uscita dal grigiore
Loro quotidiano
Cercare di scaldarsi
Almeno le ossa, se non il cuore
Mentre il sole pastore
Ordina le pecore nel cielo
Dove anarchici uccelli
Vengono e vanno
Senza direzione alcuna
Alcune volte è così facile
Sentire ciò che chiamano Felicità
Dove i bambini inzuppano i piedi
Nonostante i richiami autoritari
Invidiosi del tempo che non è più
Sulla spiaggia conchiglie
Si abbronzano alle melodie del mare
Sulla porta aperta
Della primavera verso l’estate
Ci si ricorda
Si ha come l’impressione
Che sia possibile
Fare quello che ci pare
Quello che ci fa stare bene
Senza tetti né leggi
Al di fuori di quella d’amarsi
Sè stessi, per amare gli altri.
Mèze, 12.05.2019
*IMAGE: Claude Monet – Jardin à Sainte-Adresse