Il ricambio delle stagioni

 

Rovescia regimi come bottiglie senza tappo
il ricambio delle stagioni, perpetuo movimento
conforme, verso il peggio: al peggio non c’è
mai fine. Si solleva come un vento marino

d’ottobre, infinite maracas di foglie in terra.
La foglia reazionaria che reagisce al vento.
Lo sgomento di chi fino poco prima pensava
fosse ancora l’Estate, luce e caldo fino a tardi.

Un bambino indifferente si occupa solo del suo
palloncino che scappatogli di mano, vola via
lontano, a nascondersi dietro quelle nuvole.

Nel mentre il fluido può riversarsi ovunque
sommergere l’intera tavolata abbandonata
dagli occhi distratti dal rumore in piazza.

Quando il danno è fatto e la macchia radicata
si regalano i cocci; per tornare a vender bottiglie
è uopo trovare a chi far lavare la tovaglia
prima di porgere i piatti ai nuovi invitati.

*Mailhac, 09 2021