KANÈSIS INVENTA LA PRIMA BIOPLASTICA RICAVATA DALLA CANAPA (14.09.2017)

canapaMentre l’Italia si perde in stupidi dibattiti : Sono gli italiani razzisti o no ? È peggio lo stupro fatto da tre immigrati nigeriani o da due carabienieri ?, in Italia è presente un sacco di gente che ha voglia di cambiare le cose. Italiani, che fanno dell’Italia l’Italia da sempre, che, stufi un giorno di non essere considerati lasceranno lo stivale, per andare a portare i loro cervelli all’estero come pratica da tempo, ma che fin a questo momento restano nel bel paese, e hanno idee. Fanno, invece di parlare.
In sicilia, infatti, c’è un bell’esempio di giovani che fanno : è siciliana la startup che crea la prima bioplastica con la canapa.
La prima plastica ecosostenibile è stata sviluppata da una startup catanese, Kanèsis, crasi tra la parola canapa e il termine greco κίνησις (kinesis), ossia “movimento”. Un materiale innovativo ideato da un giovane studente di ingegneria, Giovanni Milazzo, e dal suo team.
L’idea geniale di due giovani, che sviluppando un’idea di Henry Ford, niente di meno degli anni trenta, recuperano scarti industriali di origine vegetale per fare nuovi prodotti green ed ecosostenibili. La startup ha vinto a maggio il contest “Start Up Academy” dell’Università di Catania ed è composta da un team molto variegato, con chimici, informatici e biotecnologi, ma anche designer, business planner e tecnici alimentari.
L’idea è stata quella di realizzare una plastica ecosostenibile proprio dagli scarti della lavorazione industriale di vegetali, tra cui la canapa. Il risultato è un materiale composito termoplastico, con proprietà riconducibili alle plastiche petrolchimiche convenzionali e doti migliorate di resistenza e leggerezza.
Oramai, fosse anche solo dalle recenti dichiarazioni del gruppo fiat, possiamo facilmente intuire che nel 2040 di petrolio non ce ne sarà più per tutti, non potremo cambiare i nostri modelli produttivi tutto d’un tratto: lo sviluppo della bioplastica è bene quindi si sviluppi per tempo. Ecco spiegata la decisione di affidarsi alla canapa, una risorsa 100% naturale e rinnovabile. Canapa che proprio negli anni trenta, ha cominciato ad essere demonizzata, vietata perchè bisognava lasciare spazio alle plastiche ; la canapa che sopratutto nelle aree meditaranee cresce bella e tranquilla, dando possibilità di vestiario, materiali non inquinanti anche se di utilizzazione industriale ; la canapa che deve tornare ad essere protagonista.
Rispetto alla bioplastica tradizionale infatti, è più leggera e presenta una resistenza alla trazione migliorata del 30%. Inoltre, ha un costo notevolmente inferiore a quello della più economica bioplastica in commercio, che è anche il nostro principale competitor, il PLA.
I ragazzi di Kanèsis sognano un futuro diverso, più sostenibile. Da vivere non all’estero, bensì nella loro terra, la Sicilia. Sviluppare prodotti – come biocarburanti, carta e biomattoni – direttamente dai campi, infatti, potrebbe voler dire migliaia di posti di lavoro in un paese dove il 70% del territorio è attualmente abbandonato.
È questo il made in italy di cui abbiamo bisogno, non Eataly, sperando che lo Stato capisca che sono queste le persone da aiutare, finalmente, e non le banche.

*FONTE: Gli Italiani – Quotidiano (14.09.2017)