LA LIBERTA’

CAMINOFRENCH VERSION 

La facoltà di pensare
e d’operare, di scegliere
in modo autonomo
tra vizio e virtù,
ciò che la mia coscienza
mi consiglia di più.
E’ Individuale, o collettiva
se è volontà generale
la quale io decido d’assecondare,
senza che nessuno me la voglia imporre.
Ad altri non dovrebbe mai nuocere.

È per me, non un ideale
ma piuttosto un amore,
il far qualcosa senza pensare
al passare delle ore,
la mancanza di una sveglia;
per la parola nella mia bocca
è la saliva
per dire no ad un comando.
Da ottenere lottando, se è il caso.
O anche solo per esprimere un’opinione
per esprimere se stessi, o la propria arte.
Anche il silenzio ne è comparte.

Autodeterminazione e autodecisione
il diritto alla riservatezza
da difendere, è la mia fortezza.
Andare e venire senza permessi
senza render conto dei propri passi.
Il dovere di ribaltare un oppressore
la forza che motiva la ribellione
dell’oppresso, la speranza.
Sotto la pioggia è una danza.

L’aria aperta o il campo verde
un cane senza guinzaglio
se vi piace
è l’alito che puzza d’aglio.
È fare l’amore, senza protezione
dei sentimenti, la spontanea manifestazione.
La risata del bambino
il restar calmi, se si perde un treno in stazione.

Bistrattata strapazzata e maltrattata
Se ne ha perso il senso reale:
è diventata causa di guerre,
cosa che lei rifiuta:
lei ama solo le rivoluzioni.
Da parola a frase fatta slogan
il suo significato in svendita:
la materiale vendita d’un concetto.
Forse per l’uomo è impossibile
da realizzare, anche solo da ben pensare
un castello in aria, di carte
infattibile per lui farne parte.

Un’illusione o una chimera
una fantasia, una fantasticheria ?
Ma per me della vita resta il sogno
l’obiettivo che tanto agogno.
E non ne perderò mai la speranza
anche fossi io l’ultimo a morire,
e fosse solo un’utopia
come si parlasse d’anarchia.
Io vivrò sempre per lei,
e per lei ho scritto questa poesia,
la libertà.

*Andrea Giramundo, Montpellier 2015