LA MOSCA DI KAFKA – Poesia

FRENCH VERSION

Dentro l’oscurità della stanza
distratta dalla luce della mia scrivania,
-Io scrivendo: ivresse e follia
in forma di poesia-
giunge enorme una mosca dal corridoio,
si ferma sul mio braccio: sembra un tatuaggio.
Ci guardiamo, in silenzio.
Forse vuol giocare – io devo scrivere.
La guardo ancora e mi vien da ridere:
Ė un moscone, non una mosca
e del resto io non sono Kafka.
Su di lei non farò un romanzo, domani
ho già da pensar al mio pranzo.
M’ha interrotto:
Voglio una sigaretta, e m’alzo.
Perdo quel che stavo per dire..
Maledetta!
L’attiro verso la finestra: vendetta!
Offesa e col torto negli occhi,
un ultimo bisbiglio sulla carta,
e se ne va : non conosco il nome
o dell’insetto la vita,
solo mi resta
questa sua poesia tra le dita.

*Andrea Giramundo, Montpellier 2015

mosca tatuaggio