La Poesia chiama (MicroTesto)

La Poesia chiama sogno e realtà a uguali responsabilità: liberarci dalla prosa della quotidiana immobilità, e dall’ignavia dell’essere umano: dove passano i giorni e si sprecano le vite, dietro leggi seggi e compromessi. I Cavalieri della Poesia sono commessi viaggiatori che non vendono né commerciano se stessi, della loro vita fanno dono a chi li sappia amare o seguire, non per forza capire. Con indomiti piedi nudi, anarchici in perenne movimento, definiscono il cambiamento evoluzione e non rivoluzione; sviluppano il pensiero come un’arma forgiata nel coraggio, e non nella paura. Marchiati a vita da quella libertà, della quale Luna la notte fa incerta la promessa, sono bambini che mai saranno adulti, fieri come zingari emarginati da un mondo straripante di affanni e smanie globali. Sono ribelli, un domani magari santi, che per mezzo del vizio imparano la virtù, e attraverso il bosco aprono la via all’ignoto. Con versi come stille di pioggia rese cristalli, convertono l’arido deserto che li circonda in rêverie concreta. Mai muti anche se zittiti, sono esploratori del silenzio: Utopia che si fa corpo, caldo di sangue color d’inchiostro. Li riconosci in mezzo agli Altri: sono sempre accompagnati da Vento, che sospinge il passo di chi sentirlo è capace, e da Fortuna, che volentieri aiuta l’audace; avvolti dal mito di pagine infinite nel tempo: sono l’imperitura prova vivente di un’eterna speranza

*MicroTesto: testo di massimo 1500 battute