La Spagna arresta Hervé Falciani per ordine emesso dalla Svizzera

 

herve falcianiHervé Falciani è l’ex dipendente della banca svizzera HSBC che stilò una lista di presunti evasori fiscali rivelandone i dati, quella che poi è stata chiamata appunto la lista Falciani.
I dati erano stati raccolti tra il 2006 e il 2008, quando lavorava per la banca svizzera, ed erano stati poi offerti alle autorità francesi e di altri Paesi al fine di indagare sull’evasione fiscale.
Su di lui era scattato immediato un ordine di arresto, al quale però la giustizia spagnola, nel maggio del 2013, aveva risposto picche, in quanto il reato imputato a Falciani, violazione di segreto bancario, non esiste in Spagna (in realtà l’ingegnere informatico era stato arrestato nel luglio 2012 a Barcellona ma rimesso in libertà nel dicembre dello stesso anno).
Ad oggi risulta quindi sempre più evidente l’urgenza di definire nuove regole sulla privacy dei propri dati personali, e una loro tutela, sopratutto quando è di questi tempi lo scandalo datagate di Facebook ; fa riflettere solo il fatto che, mentre Mark Zuckerberg sarebbe colpevole di aver rivenduto i dati di migliaia di suoi utenti privati ad un’agenzia per lo studio degli stessi relativamente al loro uso per campagna elettorale, e per questo viene chiamato a testimoniare ma sembra quasi bastare una sua lettera di scuse per rimediare ; altri, come Hervé Falciani appunto, o si potrebbe benissimo citare anche Julian Assange (famoso per Wikileaks), avrebbero sì rivelato sempre dati privati, ma al fine di far giustizia, che sia contro politici corrotti o contro evasori fiscali, ma solo quest’ultimi sembrano però venire perseguiti come terroristi.
Hervé Feliciani non aveva infatti rivenduto questi dati a qualcuno con lo scopo di arricchirsi, come facebook, ma li aveva rivelati con lo scopo di punire degli evasori che avevano i loro risparmi nella sua banca, tutelati dal sistema bancario che tanto è stato utile nel tempo a questi fini.
È stato arrestato mentre stava per partecipare a una conferenza in un’università di Madrid dal titolo “quando dire la verità è eroico”, e risulta evidente come in realtà dirla sia pericoloso, specie se la verità in questione riguarda i cosiddetti potenti.. mentre quando sono i potenti a farlo, bastano delle semplici quanto arzigogolate scuse.
Discutibile la scelta della Spagna, che da tempo per la sua reazione ai separatisti catalani si sta facendo mal vedere nel mondo intero, di arrestare una persona nell’atto di tenere una conferenza in una Università e per reati che nemmeno sono punibili sul suo territorio ; non per niente Miguel Urban, portavoce di Podemos al Parlamento Europeo ha immediatamente twittato la domanda retorica : “Arrestare una fonte di fughe di notizie che ha difeso i diritti umani contro il potere è un favore della Spagna per chiedere l’estradizione di Anna Gabriel ed altri esiliati politici in Svizzera?”

*FONTE: Gli Italiani – Quotidiano (06.04.2018)