Rispetto ai fatti politici di questi giorni in Italia: il veto di Mattarella al ministro dell’economia Savona, proposto dal governo del cambiamento. Governo del cambiamento che poi si è sciolto, per inattuabilità del programma. Nascita quindi d’un ennesimo governo tecnico con Cottarelli come presidente, Mister Spending Review, e programma quindi di austerità.
Visti inseriti, questi fatti, nello scenario attuale internazionale.
Per attuare il programma sul quale sarebbe nato questo governo non sarebbero bastati i soldi, con queste direttive europee, ovvero l’austerità. Sarebbe stato possibile, secondo chi lo proponeva, cambiando alcune regole e atteggiamenti europei. Qualora niente si fosse potuto cambiare, allora sì la strada sarebbe stata la Grecia. Se questa è la realtà che viviamo, l’unica possibile, piaccia o meno, questo programma non sarebbe stato attuabile, se non per il solo gusto di attuarlo, con la quasi certa fine del Paese. Quindi decisione responsabile rifiutarsi di fare questo governo, senza queste scelte attuabili in economia, e in Europa. Probabilmente sarebbe stata solo una minaccia (che poi nessuno ha parlato dell’uscita, ma semplicemente d’un piano B che desse una maggiore forza contrattuale nel andare a chiedere qualcosa in Europa: è chiaro che se non c’è piano di riserva, per quale motivo dovrebbero (Germania) lasciarci qualche loro vantaggio?), minaccia quindi ben fatta, e che avrebbe portato ai risultati ambiti, con questo scenario internazionale che per forza deve cambiare. Oppure non avrebbe portato a nessun cambiamento, e allora sì, si sarebbe dimostrato un bluff, oppure la volontà di uscire veramente dall’euro. Fatto sta, che per questo si chiamava : il Governo del Cambiamento. Crediamo d’essere tutti concordi, in fin dei conti, col fatto che non si possa uscire dall’Euro; si è tutti d’accordo anche, però, che così le cose non funzionino per niente, proprio per gli scenari che si vanno via via formando e non solo in Italia, ma in tutta Europa e nel mondo intero.
Viene quindi da chiedersi se questa Europa non la si possa nemmeno discutere, tentare d’evolvere, o bisogna solo prenderla per sempre così, zitti e mosca.
Ma se comunque per tenere in piedi il teatrino bisogna far votare il popolo, e il voto non coincide mai con la realtà, da tempo, quanto potrà passare prima che finalmente anche il popolo stesso, purtroppo o per fortuna, se ne accorga ? Si tornerà al voto… se si crea la coalizione del Governo per il Cambiamento’, e questa stravince, cosa succede? Cosa vuol dire questo voto, riguardo sopratutto l’estero? Gli si è dato così ancora un peso maggiore, lo si è caricato come una molla. Viene anche da chiedersi: se poi oggi veramente le cose andassero male, e democraticamente non si possa uscire da questa situazione, che poi per certi versi è sempre la stessa che si ripete oramai in Europa almeno dal ‘900, ovvero dove c’è un sistema di mercato finanziario, col suo impero sul mondo intero, che per globalizzarlo crea incredibili e pericolosissimi scenari internazionali, con il terrorismo sempre più a far da padrone (La situazione di adesso poi, presenta appunto in questa divisone dell’Impero, rispetto ad un passato già arrivato alla bomba nucleare, Oggi, anche l’Islam estremista, e il Solito ma mai così forte Sionismo); un prima società così, che crea, scatena e poi si scontra con nazionalismi-socialismi, come se l’impero della prima società porti in sé stessa gli estremismi, che tornano fuori puntuali nel tempo come virus col quale l’Uomo si difende: visioni diverse dello Stato nazionale che col tempo diventano però sempre più arrabbiate estremiste e chiuse su se stesse, violente e razziste. Estremismi che appunto nascono e crescono, in origine, come volontà di cambiamento, rispetto ad un sistema che non funziona, che vengono sempre, però, seppur democraticamente, arginate: come la corrente d’un fiume che subisca la violenza di argini via via sempre più stretti, fino ad arrivare improvvisamente a scoppiare e rompere tutto; quando magari sarebbe bastato solo rivedere alcune ‘misure’. Perché l’idea di Europa è bella, per carità, ma è sempre bella la realtà che dipinge il pittore col coltello in mano; finché qualcuno puntuale arriva, glielo toglie, e inizia a dipingerci lui la sua di realtà. E gli spettatori rimangono sempre a guardare, credendo di volta in volta ad un pittore diverso.
Ora, se viviamo a Dreamland dove ci sono gli unicorni rosa, ma non la guerra, come si farà ? In più, oggi, non ci sono nemmeno, quantomeno, i ‘fascisti’, ma il popolo di ‘Uomini e Donne’: non mi fido mica più di tanto io… e intanto arriva, come presidente del nuovo governo, quantomeno temporaneo, fino a quando e poi per cosa non si sa, Mister Spending Review Cottarelli, l’opposto esatto di quello che vorrebbe la massa. In Italia è da parecchi anni oramai che il voto popolare, giusto o sbagliato che sia, non trova poi realizzazione pratica. Già in Spagna con la Catalunya sono arrivati al limite del democratico, con i leader democraticamente eletti ancora in prigione; dove arriveremo da noi ? Se non sarà adesso, cosa sarà poi ? Come sarà possibile uscire, in maniera democratica, dallo scontro tra questi due fascismi, tra quello politico e quello finanziario ?
Magari basterebbe una terza via, magari una nuova società che usi l’Ambiente come elemento fondante dei vari criteri, soddisfando e regolando le due precedenti laddove ve ne sia bisogno, rivedendone i principì sbagliati a causa dei quali si ritorna sempre allo stesso punto … magari un’evoluzione finalmente. E non solo una rivoluzione, che per esser tale porta in sé la connotazione violenta, e spesso ripropone poi sempre e solo la stessa polenta.
*Per quanti su Facebook parlino di questo tutto il giorno, perché adesso oltre alle partite si guarda anche maratona Mentana, dando la propria opinione sicura, decisa e intollerante, rispetto una posizione o l’altra, dico solo, chiedo solo, di riflettere prima di parlare, se parlare proprio si voglia, e di cercare di capire che la Storia è così: le guerre non danno l’anteprima.
E Oggi è proprio tramite questi mezzi, sopratutto riguardo queste cose (es. La Primavera Araba), che si arriva a creare dal niente una realtà enorme; è con questi manifesti d’ieri e virtuali d’oggi, i social network, che si può far riunire e manifestare, senza neanche troppo capire, intere masse di ‘popolo’: attenzione a quale, tra tutte le realtà possibili, dando fiato la bocca, si voglia poi creare.
In certi casi, e questi storici di adesso credo lo siano, ci vorrebbe finalmente e veramente, più serietà e responsabilità. Speriamo di capirlo tutti, prima di piangere poi per uno scherzo finito in tragedia.
*Per il proseguo storico : Cottarelli, ha mantenuto l’incarico per soli quattro giorni. Si è arrivati alla formazione del governo del Cambiamento, con il ‘compromesso’ di non nominare Savona come ministro dell’Economia, seppur quest’ultimo farà poi parte del governo mantenendo sempre un ruolo, forse ancor più importante, di contrattualità in Europa. Che forse abbiano pensato così, i grandi del ‘mercato’ ? anche perché, si saranno detti, col carattere dell’italiano medio, senza neanche i mondiali da guardare, ci manca che veramente facciano la rivoluzione questi.. 🙂