A seguito del via libera alla marijuana legale, in Italia c’è stato immediato il boom dei negozi smartshop, ovvero di quei negozi che trattano e commerciano i prodotti derivanti dalla canapa. I prodotti, che vengono venduti per legge per essere collezionati, o come deodoranti d’ambiente, vengono ovviamente acquistati da chi poi ne farà uso. Per essere legale, però, la marijuana commerciata o anche i suoi derivati, devono rispettare alcuni standard, in particolare riguardo la percentuale di Thc contenuta, che non deve mai essere superiore al 0.7%. La marijuana legale è infatti ricavata da infiorescenze femminili di Canapa light sativa specificatamente selezionate perché naturalmente povere di tetraidrocannabinolo che dà gli effetti psicotropi, ma ricche invece di Cbd, il cannabidiolo che non ha effetti psicoattivi ma serve e rilassare. Da qualche giorno inoltre, nelle normali tabaccherie, insieme a sigarette, sigari e i soliti prodotti del settore, è possibile trovare anche l’erba light, con un tasso di Thc inferiore al 0.2%.
In tempi in cui la maggior parte dei fumatori sopratutto giovani, fuma praticamente sempre più maria e meno tabacco, la notizia di poter finalmente farlo, con la possibilità d’avere prodotti certificati e sicuri, e sopratutto legali, che non contribuiscono quindi alla delinquenza, è per molti una buona notizia. Contrario invece chi sostiene che così si incentiverà l’uso -cosa quantomeno utopica, visto che in ogni grande città è oramai possibile trovare uno spacciatore ad ogni angolo di strada-, e chi fa uso di Marija non per rilassarsi ma per sballarsi. Infatti le nuove marijuane legali, avrebbero solo il merito di rilassare chi ne faccia uso, senza per questo incidere troppo sul cervello con effetti psicodropici. Altra pecca, che ancora non la rende così concorrenziale nel mercato, sarebbe il prezzo, che rispetto a quella acquistabile illegalegalmente è almeno del triplo.
Il fenomeno sembra comunque aver preso subito piede e desitnato a crescere ; del resto anche quando l’alcool era illegale, ci sarà stato chi era contro la sua legalizzazione, e non solo chi la produceva illegamente; ma i tempi, poi si sa, cambiano e si addattano alle circostanze storiche a cui fanno riferimento.
*FONTE: Gli Italiani – Quotidiano (14/03/2018)
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