MILANO CAPITALE DELLO SMOG

duomo-milanoNon si capisce come per Milano si possa parlare di emergenza inquinamento quando, in realtà, è una costante che si ripete puntuale ogni anno, e sempre in maniera più grave.
Anzi, perfino in anticipo, quest’anno le polveri sottili hanno passato la soglia con due mesi d’anticipo rispetto il 2016, come fa notare pubblicamente a Palazzo lombardi e Palazzo Marino, Patrizia Bedori. La consigliera del Movimento 5 stelle giudica infatti ridicola l’unica misura messa in campo, ovvero lo stop alle auto diesel 4 senza filtro antiparticolato, e annuncia una mozione per chiedere quantomeno che siano ripristinate le domeniche a piedi.
Eppure Milano, ricordo che, non per scherzo, è la città più inquinata d’Europa e con il maggior numero di vittime legate all’inquinamento :  Lo rivela il rapporto “La sfida della qualità dell’aria nelle città italiane” presentato al Senato qualche settimana fa, dalla Fondazione sviluppo sostenibile, ‘think tank’ presieduto dall’ex ministro Edo Ronchi, in collaborazione con Enea e con la partnership delle Ferrovie dello Stato.
È forse ora, quindi, che una città tanto impegnata nel prendere l’aspetto di metropoli che da sempre sostiene d’essere, cominci a prendere in considerazione una degna politica ambientale al riguardo, e non solo attuare di tanto in tanto inutili misure temporanee. Se metropoli vuole davvero essere, allora faccia qualcosa di più che costruire enormi palazzoni di cemento e vetro per gli istituti bancari e d’assicurazioni ; che allora guardi alle altre grandi città europee non solo per copiarne il peggio, ma anche il meglio : Parigi, ad esempio, notizia di qualche giorno fa, bandirà tutte le auto a combustione, comprese le ibride, entro il 2030, e non solo per una simbolica Area C, ma per tutta la città.
Oppure le oltre 5000 morti premature stimate ogni anno non rappresentano da sole un motivo per cambiare registro e in maniera seria e responsabile ?

*FONTE: Gli Italiani – Quotidiano (19.10.2017)