Il suo dolce sorriso e la sua voce di bella lolita hanno incarnato la dolce emancipazione del dopoguerra francese. È morta la mattina del 7 gennaio, dopo un’estenuante lotta con il cancro che durava oramai da due anni ; si è spenta all’ospedale americano di Neuilly-sur-Seine.
La cantante simbolo di una generazione, la cui regina su tutte incontrastata era Brigitte Bardot, incide il suo primo disco nel 1963, non ancora sedicenne, e arriva subito prima in classifica.
Famosa per essere una delle cantanti affidate a Serge Gainsbourg, con il quale, tra le altre canzoni di successo, verrà sempre ricordata per ‘Laisse Tomber les filles’, ‘Les Sucettes’ e ‘Poupée de cire’.
E il suo successo è venuto indipendentemente dal fatto che fosse la figlia del paroliere Robert Gall, noto per aver scritto brani per Charles Aznavour e per Edith Piaf.
Un successo dirompente quanto breve : varie decisioni sbagliate (come quella di aver vinto l’Eurofestival sotto la bandiera lussemburghese, e non quela francese, sgarbo che mai fu perdonato Oltralpe) e alcune cadute di stile nelle scelte musicali di alcuni suoi autori, la fanno cadere per alcuni anni nel dimenticatoio ; France Gall continua però a incidere in lingua tedesca.
Nel 1976 si sposa con il paroliere Michel Berger e grazie al quale inizia una nuova carriera soprattutto nel teatro. Il musical Starmania resta in programma al Palazzo dei Congressi di Parigi per un anno intero.
Nonostante la grande riservatezza della cantante sul suo stato di salute (era malata di cancro da due anni, dopo un primo tumore che riuscì a sconfiggere nel 1993), a dicembre France Gall permette alla sua agente Geneviève Salama di diramare un comunicato stampa riguardo al suo ricovero dovuto a una severa infezione.
Muore all’età di 70 anni.
*FONTE: Gli Italiani – Quotidiano (08.01.2018)