L’idea di progresso include, per etimologia della parola stessa, l’immagine di movimento in avanti.
Il futuro dell’uomo è, almeno dalle teorie evoluzionistiche in poi, legato allo sviluppo del sopracitato concetto di progresso.
Per chi invece vede questa tendenza come, non solo inutile e stupida, ma sopratutto pericolosa nella società moderna, il « tornar indietro », rispetto ad un’inarrestabile avanzata di questa società consumistica, sembra essere la sola soluzione possibile.
Sarebbe bene, piuttosto, al posto di voler per forza andare avanti o indietro, restare bene saldi nel proprio presente, in relazione alla situazione ambientale generale che si ha intorno, unendo cosa di bene ci viene insegnato dal passato, e cosa di bene possa venirci portato dal futuro.
Il problema di questa società è il consumismo, non il progresso.
E, in una società consumistica, che per avanzare debba continuare a consumare, quindi produrre, uno dei problemi più evidenti, sono i rifiuti.
Ci si occupa sempre, per risolvere il problema dell’inquinamento, d’innovare le varie tecniche per lo smaltimento dei rifiuti, ma raramente si pensa a risolvere il problema alla base, a lavorare cioè alla loro riduzione iniziale, riducendo, ad esempio, le confezioni e gli imballaggi dei sempre più numerosi prodotti del nostro quotidiano.
Esempio di ottimizzazione intelligente del consumo è dato infatti dai cosiddetti negozi ad imballaggi zero, che non puntano ad una riduzione dei consumi, per cercare di arginare il problema dei rifiuti, ma ad una loro più intelligente distribuzione.
Sì, di esempi virtuosi ce ne sono, anche nel nostro Paese. E sono sparsi in tutta Italia. Piccoli punti vendita o negozi in franchising che danno la possibilità di acquistare alimenti e prodotti d’uso comune sfusi, senza l’imballaggio.
Negozi dove ci si può rifornire di prodotti alimentari, e non solo, utilizzando contenitori portati da casa oppure acquistati in loco. Dove la plastica è bandita, tranne quella riciclata e il motto che campeggia è “zero-rifiuti”, ossia nessuno rifiuto e nessuno spreco.
Si va dalla pasta alla birra, dall’olio ai pannolini, dal detersivo al riso. Un modo diverso di acquistare i prodotti d’uso più comune, come si faceva qualche decina d’anni fa (ritorno al passato?), quando si scendeva al negozio dietro l’angolo e si comprava “a peso”. La giusta quantità (meno spreco) con meno imballaggi (meno rifiuti).
Oltretutto ciò porterebbe ad un risparmio per i consumatori, che pagherebbero così solamente i prodotti e non le confezioni ; si svilupperebbero di più i prodotti locali, i produttori limitrofi al punto vendita, evitando così anche l’inquinamento creato per il loro trasporto ; si comprerebbe in maniera più razionale, e senza essere influenzati dagli imballaggi dei vari prodotti, si sceglierebbe un prodotto per il suo reale contenuto, per la sua qualità e non per la sua estetica.
Vivere in maniera sostenibile parte anche, se non sopratutto, da questi piccoli gesti quotidiani, che se fatti da ciascuno di noi, porterebbero a vantaggi enormi, sociali e ambientali : senza dover arrivare a studiare grandi e nuove tecnologie per smaltirne i rifiuti, si otterrebbe sicuramente già un grande vantaggio nel ridurne l’emissione.
Per chi non voglia riempire questo mondo di rifiuti solo per permettere a qualcuno di venderceli, farsi sfruttare dalle lobby, che hanno ovviamente tutti gli interessi a continuare nel produrre confezioni, per la loro vendita e per il possibile aumento di prezzo del prodotto finale che deriva dalla loro produzione, può sicuramente iniziare a fare qualcosa, cominciando a ragionare in questo senso al momento dei suoi acquisti quotidiani. Del resto, trovare negozi di questo tipo diventa sempre più facile, visto il loro vantaggio evidente rispetto ai normali negozi, e visto il loro sempre più diffuso successo (sì, perché i singoli cittadini, se non manipolati dai grandi gruppi di potere, vogliono migliorare questo mondo) ; è oggi cosa non impossibile trovarne vicini a casa propria, dato che anche le grandi catene di distribuzione cominciano, coscientemente o forzatamente, a ragionare in questa direzione.
Fosse anche solo per risparmiare del tempo che ogni settimana perdiamo per andare a gettare i nostri rifiuti, provate una volta ad acquistare i vostri prodotti in questo tipo di negozi ad imballaggi zero, trovarne uno in internet è semplicissimo : vedrete che troverete spesso prodotti migliori e vi sentirete meglio anche voi nel fare qualcosa per ridurre l’inquinamento su questo nostro bel pianeta.