Archiviato l’esposto, dopo la denuncia all’Antitrust, per pubblicità occulta rivolta a Fedez, è proprio il cantante a mettere l’accento sulla questione.
Il rapper ha infatti rivolto un appello pubblico al parlamento italiano affinché si faccia finalmente una legge chiara ed esplicita : Ci vuole un decalogo, ha continuato, su come segnalare le attività di sponsor ai consumatori. Una legge per tutti dagli influencer ai calciatori, cantanti compresi ovviamente.
E in effetti, nell’epoca, non solo più delle famose persone di talento, ma anche di quelle persone famose proprio perché l’unico talento che hanno sarebbe quello di influenzare le masse, esibendo vite prodotti da sdoganare, i cosiddetti influencer, il fenomeno della pubblicità occulta va definitivamente regolamentarizzato. La cosa nobile, se vogliamo, nel fatto che sia proprio Fedez a fare queste dichiarazioni, sta nella sua relazione con la più famosa delle influencer italiane, Chiara Ferragni. La loro stessa vita, da quando la loro relazione è cominciata, è diventata pubblica, dal matrimonio all’ecografia del futuro figlio : ogni loro foto, che parrebbero voler condividere con il pubblico, potrebbe essere invece un’ambitissima pubblicità da poter avere per marchi di abbigliamento, anche per bambini adesso…
Far capire quindi chiaramente al follower, o consumatore ignaro, che la selfie che il suo idolo sta postando è in realtà una pubblicità occulta, non una voglia di rendere pubblica a milioni di persone la propria vita ; è la volontà di esibire un prodotto dal quale è lautamente pagato, prodotto che magari nemmeno considererebbe se dovesse pagarlo ; far capire al follower che il suo idolo mai si affannerebbe come lui nel riprodurre atteggiamenti o per avere le ultime tendenze del mercato, solo perché dal mercato segretamente imposti al gusto delle masse.
Il fenomeno non è certo nuovo : è presente sin dai tempi delle sigarette o degli alcolici nel cinema, passando per la televisione, e sfociando nella degenerazione dei video musicali, che ha portato ad un lento abbassamento generale della qualità delle varie arti, dove oramai è molto più probabile che venga prodotto e diffuso chi ha dei buoni sponsor piuttosto che dei buoni contenuti, e questo magari solo perché accetta di mostrar bene un marchio di scarpe per tutta la durata della propria esibizione.
Alcune leggi al riguardo ci sono, ma si tratta di norme in gran parte non più attuali poiché dettate in un periodo precedente allo sviluppo del marketing digitale.
Oltretutto, render chiare certe logiche, permetterebbe di render note anche le quantità di denaro che in questo sistema possono esistere, permettendo di conseguenza anche una loro corretta e giusta tassazione, a vantaggio di tutti, influencer interessati e follower non più ingannati.