Quarantena l’attesa

Vivo ad orari
completamente sfalzati.
A volte
passo il tempo
a volte creo,
e sto bene
e sto male.
Qui si fan progetti:
non si sa
ancora niente:
si aspetta,
l’attesa.
Si aspetta,
non si sa
poi cosa,
se sarà
convalidato
o annullato.
S’aspetta,
l’attesa:
che pesa,
l’attesa.
Pazienza…
non ne ho mai avuta
pazienza, l’attesa
la coda, la fila
l’anziano,
che rischia di morire,
ma in coda
in fila, c’è solo lui.
L’anziano,
l’attesa della morte ?
L’attesa
sì, comincia a pesare,
a pesarmi,
l’attesa,
ma non ci voglio pensare.
Allora mi occupo
penso a qualcosa,
che non sia la morte:
– Presto finirà!
– Ma cosa ?
– La Quarantena
– Per ?
– Tornare come prima
– E allora,
a cosa sarà servito ?

L’attesa…
ma se pensi ad altro
quell’attesa,
attesa non è.
Potrebbe
essere un’idea
al massimo un insegnamento
su cosa sia la pazienza…
Perché, per non tornare
in quarantena,
non un vaccino – non solo
ma un’idea ci vorrà.
Che il confinamento,
allora, sia celebrazione
e non attesa
(come il toro
dietro il cancello
dentro l’arena),
e che la quarantena
diventi
un’occasione,
per un’idea.

*Mailhac 03 2020
*IMAGE: Internet