appunti distinti
in quattro righe
il giorno la notte
secondo l’umore
*
insignificanti punti di riferimento
servitori delle lobbies a testa alta
ripieni di falsificate e vane verità
vengono considerati persino santi
,
ti ho dato le chiavi per entrare
con una sola richiesta: di fare
attenzione a tutto il disordine.
ma tu hai calpestato ovunque
,
amare: si ama il miraggio di un
qualcosa che in vero non c’è.
finché se ne ha brama si ama,
in fondo, senza sapere perché
,
il valore di
un Uomo è
l’uso che fa del-
la propria libertà
,
come di raro accade
nello scialbo mondo,
anime vestite a festa
danzano unite le nostre
,
nella poesia si trova ancora,
sola, una valida ragione per
vivere, quando tutte le vane
promesse ci hanno disilluso
,
appunti del vagabondo:
ricordo di passi
rumore di sassi
rotolando per il mondo
,
lo sperma sparge la vita
e la morte sotterra:
se non l’amore, è la guerra
a far muovere la terra?
,
oramai l’ombra è disabitata
nella mia stanza c’è silenzio
le risate e grida di tua figlia
tacciono, anche nel ricordo
,
cresciuto ai bordi della via Empirica
con l’urgenza di scottarti per capire
il fuoco, dove metti dito da sempre
non si trattiene traccia d’inchiostro
,
è il vento a portare le parole che
solitarie avvertono il bisogno di
riunirsi, anche senza conoscersi
per riempire lo spiazzo del foglio
,
ci sono luoghi propri della vita
degni di essere nominati: dove
ogni casa è una patria, abitano
le parole esatte per conoscersi
,
Lei è una creatura che felice si commuove
di fronte alla bellezza e di fronte alla gioia,
della gente, sa come curare le ferite aperte
dando corpo al suo amore con l’attenzione
,
nei suoi occhi
alloggia il miraggio
d’uno sguardo vero
di un amore sincero
,
imbucheremo una cartolina da ogni luogo
dove andremo insieme – un solo indirizzo
per destinatario: la nostra prima volta, dove
ci siamo incontrati – per tracciare il cammino
,
di lei immediato mi colpì il sorriso
la sua bianca dentatura perfetta,
da quando glielo spensi un giorno
fu solo broncio: dente per-dente
,
ti metto il mio cuore in mano
ci farai ciò che vorrai
non sarà solo Ti amo, ma
se vorrai andremo lontano
,
smetterò di emettere invano
un lamento che nessuno sente
scricchiolio di passi sulla neve
di un cervo già troppo lontano
,
trasgredire il loro silenzio
dire quindi ciò che penso
ripudiando l’omertà, di fronte a
ciò che non può essere taciuto
,
tutt’intorno il mondo è ostile
dove ti ferisce chi non capisce
ma inatteso l’amore ti rapisce
e il mondo diventa gentile
,
lo sconforto
e la gioia
di saperti
umana
,
poesia rivela
una forma di
accuratezza
più sensibile
*,*
senza amore
non so amare
senza amore
non voglio morire
*
come vado a teatro
solitamente viaggio
da solo, nel pubblico
per arrivare a vedere
*
tutte pilates e marce della pace, loro
emancipate, ma coi difetti dell’uomo
Tu: suono, che le dà voce, alla pace
essere, oltre il corpo: anima limpida
*
pochi anni servono per
trasformare l’idealismo
di una viva giovinezza
in rassegnata routine
*
cosa fare del televisore?
regalarlo è fare un torto
nella via è inquinamento
guardarlo? Sì, da morto!
*
è nell’istante che ti senti felice
quando cammini e incontri visi
e non sai come reprimere
istintivi e autentici sorrisi
*
si d’un coup tu te vois vieux
souviens-toi d’une chose:
le mot rides n’est q’une
anagramme du désir
*
solo dopo un grave boato
si può arrivare a sentire
l’assordante fragore del
silenzio
*
soltanto nell’ombra
di un apparente mantenimento
è ragionevole agire
per un autentico cambiamento
*
parole per conseguire
orecchie per evolvere
occhi per cogliere, e dita
mai sazie di carezzare
#Augurio2023
*
diventato ozioso e brutale
portatore d’una maschera
privo di amore per curare
quello sguardo furibondo
*
ma alla fine
era meglio
Maradona
o Pelé ?
*
the man passing behind
saying He has no mates
talking in the telephone
on the Kissin’sea street
*
è tutta colpa di #Alfredo
cantava una canzone, ma
non sono solo canzonette:
è la libertà, mess’alle strette
*
è una questione di qualità
la libertà, è una forma di
disciplina: io sto bene, Io
sto, dove io non so stare
#QuattroDitaDiCCCP
*
una volta ciò che vide fece
nascere in lui lo sgomento:
esitò per un momento; poi
continuò a vagare solitario
*
il me semble que
je serais toujours
bien là où
je ne suis pas
#QuattroDitaDiBaudelaire
*
spiana la fronte venata
di malinconia, è l’ora di
gestire il pensare: la vita
è azione, e non pensiero
*
il difficile è
ricordare ciò che
domani vorrò
aver ricordato
#QuattroDitaDiMonsieurTeste
*
ma un artista
a tutto tondo
troverà mai
la quadra?
*
super offerta
Venerdì Nero:
per risparmiare davvero
non comprare niente
#QuattroDitaDiBlackfriday
*
ho sempre pensato, che lo schiavo
una volta liberato, difficilmente
diventerà poi un liberatore, quanto
piuttosto, egli stesso, uno schiavista
*
sangue scende dove la bella bocca
si fa timida, livida rimane la guancia:
ancor più che quel pugno in pancia
è l’orgoglio di donna, fatta oggetto.
*
tutte quelle posate quando
una mano ha già cinque dita:
l’Uomo a volte è soltanto
un complicarsi la vita
*
arriva un’era nuova, ancora:
infinita e sfinita prostituzione:
l’uomo necessita un Dio
per motivare il sacrificio
*
per ogni evento storto
molteplici colpevoli
rifiuto di avere paura
paura di odiare
*
quando vizio porta virtù
è cosa sana – santa? -,
se porta fama: cosa vana.
Mortale se decreta la vita
*
del mostro se visto
fa spavento l’aspetto
però è raro chi vede
del mostro la paura
*
la mano contro il tempo
combatte scrivendo
di gocce piombate
sul capo dal cielo
*
appena tornato a #Roma
(e quanto mi sei mancata!)
et la France déjà
vient chercher l’Italie
*
il mondo è una zanzariera
per il calabrone fino all’ora
in cui si ricorda di volare
perché non sa di non potere
*
per capire se quella persona
vale davvero il vostro amore
guardate se al passare di uno
stormo in cielo prova stupore
*
incubi di cuscini pieni
di problemi, e la testa
avvolta dal rimbombo
di lontane esplosioni
*
lo guardavano ridendo
o lo compativano solo
per il gusto di sentirsi
sani: martire per loro
*
quella puttana della mia vicina
la vedo nascosta dietro al vetro
nella sua camera da letto, presa
a farmi le corna con suo marito
(#QuattroDitaDiRomanzo)
*
la foglia titubante guarda
da una parte e dall’altra
finché decisa attraversa
la strada troppo affollata
*
innumerevoli uomini nell’aria
sulla terra e sul mare, e tutto
ciò che realmente accade
accade a me…
(#QuattroDitaDiBorges)
*
ascetica scimmia, asettica
cavia da laboratorio, uomo:
libero cittadino votante
oggi padrone del niente
*
se io fossi presidente
proporrei ogni giorno
un minuto di silenzio
in ricordo della libertà
*
il centenario della marcia
su roma, degnamente
celebrato all’unanimità
da tutti gli anti-fascisti
*
vorrei un figlio solo per avere
un motivo per imparare a suonare
uno strumento, così da potere
un giorno, dedicargli una canzone
*
in certi casi
la bellezza
è davvero
sconfortante
*
#TELECOM #Meloni
(se resta tempo di parlarne,
tra l’articolo determinativo e
il tetto -la tetta?- di cristallo)
*
camicia nera e colletto bianco
Piero, che quando non è giorno
si alza fiero, issa ora la bandiera:
sa che anche oggi sarà come ieri
*
ho visto un aereo in cielo
ieri, che credeva d’essere
una stella. più in là la luna
lo guardava comprensiva
*
chi non vive
con un gatto
non può sapere
cos’è l’autunno
*
come sono uscito di casa ho visto
la brutta smorfia del solito vecchio
seduto al parco: non ce l’ha col mondo
ma prova disgusto per la sua vita finita
*
avec la pluie à #Mailhac
aux pieds des arbres
dans la rue, tout à coup
ça pousse l’Art
*
l’uomo ch’è oggi non accoglie
solo il ragazzo di ieri, ma tutti
quegli uomini a lui precedenti:
la sua fecondazione è infinta
+
Andrà tutto bene
deve resistere!
diceva il boia
affilando la lama
*
una verità detta per scherzo
è peggio d’un debito non pagato
consente all’orecchio di non sentire
ciò che la bocca non vuole dire
*
in orario o meno, oggi
in stazione la battaglia:
Taranto-Ancona contro
Perugia-Assisi
*
lasciava sorrisi lascivi
come biglietti da visita
sottili labbra innocenti
di chi sa quel che vuole
*
steso a letto
con la gatta
e l’insonnia
tra le gambe
*
Vorrei che la struttura
del mondo crollasse!
chi lo disse? un invasato
alla croce inchiodato
*
l’educazione è la prima
forma di prigione: l’Io
dev’essere come tutti
quelli che non siamo
*
così tanto tormentate tra
femminismo e femminilità
quando solo desiderano
poter essere sé stesse
*
se una rivoluzione
passa alla televisione
non è una rivoluzione
ma qualcosa d’altro
*
come agli arresti domiciliari
ogni cosa è puro passatempo
un vuoto impossibile da colmare
un vuoto che chiamano vita
*
Enrico Mattei capì
che le sette sorelle
scrivevano petrolio
e leggevano libertà
*
taglia e cuce, taglia e cuce
continuamente momenti
di felicità, per farne toppe
al suo malinconico vestito
*
dove va tutto quel dolore che
per istanti infiniti ci tormenta
finché all’improvviso senza
dire addio, scompare?
*
sogno boschi freschi
pascoli nuovi, verdi come
capita a volte di vedere
nei dipinti dei poeti
*
diluvia: dal fondo della via
abbaiano cani abbandonati,
cristalli in secchi di metallo
attirano la gatta alla finestra
*
vagando sbandito pel mondo
mi rendo conto di non essere
mai stato certo di una cosa:
il mondo è davvero rotondo?
*
non pensate
che la morte
sia la patria
della vita?
*
dolce calimera
e occhi di vetro
a l’Italia, per quel bivio
van cucendo il sudario
*
siamo nient’altro che uomini
che più non si appartengono
siamo automi che credono di
essere umani perché intelligenti
*
il potere s’installa
dove l’uomo è suddito
quando l’uomo è libero
potere resta una parola
*
era contento ché aveva perso
peso, non sapeva dire quanto, ma
tanto: ora poteva andare fiero
d’aver un cervello ben leggero
*
avanza incerto il passo nell’ombra
la foglia bagnata affonda nel fango
nemmeno l’albero è più un riparo:
troverò appiglio perdendo equilibrio?
*
nella maglietta non cela l’eccitamento
d’estate di rado indossa culottes
ama bagnarsi in spiagge naturiste:
ama i fiori, ma non li coglie mai
*
ricordo che mi chiese
come valutavo i versi
di quel poeta?
Spleendenti le risposi
*
e lasci andare pensieri tristi
provi ad ingannare il tempo
ti ripeti tutto va bene – ma non ti riesce
far finta d’ignorare che ti stai mentendo
*
il suo grembo maritale
è ricettacolo di segreti
ignobili da raccontare
per il decoro civile
*
hai mai visto davvero
un uomo pregare
implorare di Essere
salvato?
*
primordiale la ferita rivendica
nel momento in cui si giudica
sia cicatrizzata, d’esser curata
ancora, con piccole attenzioni
*
fotosintesi perfetta spirito e corpo
foglia in balia del vento, nel bosco
quando passo con fare guardingo
l’albero mi dice che non sono solo
*
Il giorno dopo
la morte della
regina, tutti
si fan sudditi
*
un film in bianco e nero
ieri, una foto sfocata
domani, una stella cadente
oggi – come se fosse vita…
*
à 41 ans
on le sait
le pire c’est
juste après
*
faceva l’amore
come un carcerato
ché il suo carcere
era l’amore
*
sempre alla ricerca di
una certezza doppiamente certa
infetta l’aria la paura, mosche
che fanno nido sottopelle
*
per il viaggiatore
la casa più dolce è negli occhi
della straniera che lo accoglie
col sorriso caldo di benvenuto
*
l’atto poetico è volare
nel vuoto, fantasia sfacciata
della realtà che di colpo perde quota
e diventa vita
*
sono quel ragazzo
che trova sollazzo
con l’immaterialità
sparso fra la gente
*
domani è un altro giorno
a breve sarà possibile entrare, ma
non fare domani quello che puoi fare
oggi, anzi: non lo fare mai
*
lo schiavo guarda la sua catena
odia il carceriere che ne detiene
un’estremità, ma dimentica l’altra:
se stesso
*
qualche elemento del corpo insegnante
persiste a pensare di testa propria
ciò rappresenta un grave pericolo
per il mantenimento del Nostro ordine
*
quando una pietra è stata levigata
non può ritornare allo stato grezzo
tutta l’acqua passatale sopra
a oggi ne ha definito la forma
*
è una donna che sa come piangere
non vista davanti allo specchio
dare sollievo ai sentimenti repressi
rimanendo deliziosa se pure pallida
*
avanza fiduciosa anche se fradicia
sotto la pioggia la menzogna
senza vergogna, cerca solo
un riparo
*
Guarda che bel nascondiglio
dice al cerbiatto il coniglio
mentre quatto quatto il topo
si infila sotto l’armadio
*
nei suoi occhi galleggia
la curiosità, la meraviglia
dei bambini: la sua qualità
la più bella
*
scorre acqua tra le rocce
scorre sangue nelle vene
sangue nelle vene di braccia operose
opere fatte da braccia venose
*
Lagrasse villaggio medievale
lunghe gonne di vestiti a fiori
nuova allergia del quarantenne
des Corbieres aux Cevennes
*
droga nelle vene
inchiostro sul foglio
Bacco Tabacco e Venere
Fenice che risorge dalla cenere
*
d’accordo col Ciclope
ma con le sirene
come poté Ulisse
ignorarne il canto?
*
sbatte una porta nel silenzio
si rovescia l’assenzio per terra
Apri la finestra a vedere
se aria tira, che aria tira
*
avanza fiduciosa anche se fradicia
sotto la pioggia la menzogna
senza vergogna, cerca solo
un riparo
*
un’ombra snella e aggraziata
incline a sembrare troppo magra
appare stupenda dove lei si siede
stupenda nel mangiare quel gelato
*
sarà un cliché
ma c’est obligé
attraversare il mare
per trovare un porto
*
fatti portare dove è il mare
l’ho nascosto in un cassetto
gli scheletri nell’armadio
balleranno sulla spiaggia
*
una lingua serpente a sonagli
violenta innocente la bocca: sgorga
erutta irruente, irriverente
La mot qui déchire
*
la poesia sediziosa
lascia la sua saliva
su capezzoli intirizziti
protesi nello spasmo
*
come se sbattessi ali
di farfalla scrivendo
il movimento dell’ala
lo sento dal di dentro
*
addio alle promesse
non mantenute, speranze
disattese – che nessuno
più pianga dolore
*
accanto ai carri armati
cammina a piedi nudi il poeta
con fare grave
celando un sorriso
*
io vorrei solo un pizzicotto
per uscire da questo incubo
per svegliarmi da questo sogno
eterno, disatteso
*
l’abisso che si cela
dietro la nostra illusoria
connessione
al mondo
*
abbandona la strada
rispetta il padre
onora la madre
sii l’orgoglio della Loro vita
*
chiavi d’auto
chiavi di casa
chiavi di cose
chiavi d’infelicità
*
gli occhi del dubbio
nel riflesso del buio
Eva che si presenta:
Hai presente il Paradiso ?
*
i frutti non colti
si lasciano cadere
evolvono a nuova vita
il sole la luna
*
un colore così bello
a illuminare il giorno
grigio conformista – orizzonte
che ridà la vista
*
io non mi capisco
non so chi sono
non so cosa voglio
a malapena mi sopporto
*
trangugiando vino d’annata
sul palato persiste qualcosa
la lingua alla ricerca del punto
batte sul dente che duole
*
segnalibro di un passatempo
parole soltanto inchiostro
brucia le dita la ricerca di
un’emozione onesta
*
una bicicletta a rotta di collo
slavina giù dalla collina
svogliate issano la testa
mucche sacre lungo i prati
*
d’improvviso la musica
libera sopraggiungeva
e potevo gioire anch’io
Io che ero quella musica
*
sono tutto quello che
tua madre ti ha insegnato a non volere
sono un rifiuto della società
meglio: il rifiuto della società
attratta dal baratro
sei sicura d’avere le scarpe giuste?
Non servono scarpette da ballo
se sai sentire la musica
*
devoti canti indiani
sulla riva del fiume
giace stesa ad asciugare
una vana camicia fradicia
*
si muore
dando amore si muore
contando le ore – nel ricordo
si vive
*
Facebook
sta alla vita
come la masturbazione
sta all’amore
*
quando l’incendio ti sta raggiungendo
e d’improvviso violenta la pioggia
la pioggia non è più
un tempo di merda
*
per cause di forza maggiore
i cimiteri vennero aboliti
per cedere il loro spazio
a discariche d’ingombranti
*
non puoi
chiedere
se non vuoi
dare
*
come una barca
nel cortile
di una casa
di campagna
*
ostinarsi a cercare
il coraggio di amare
nonostante tutto
la nostra sorte
*
a furia di fare tanti scatoloni
un giorno mi sono stufato
e sono andato a viverci
in una scatola di cartone – ma vista mare!
*
il y a des etoiles
dans le ciel dont
on saura jamais
le nom
*
amarte
del marte
al marte
al mar
*
le stelle e la luna appartengono a un altro
cielo: quante notti in rifugi di fortuna…
rimane ora l’infamia di troppe prigioni
la ricerca vana del proprio odore
*
le futur c’est le passé
tout ce que
on a pas fait
dans le present
*
Ulisse si è
fatto passare per Nessuno
per sfuggire al Ciclope
nascosto tra le pecore
*
Io celebro la memoria ogni giorno
da che avevo tre anni e mio padre è morto
affinché nessuno possa dimenticare
il valore vero della vita umana
*
la madre dei matador
da sola saprà salvare
dalle cornate del toro
il leone affamato?
*
Vedere la propria prigione è
possedere la propria libertà:
poter immaginare il sogno
da contrapporre alla realtà
*
i ‘migliori’ arrivano sempre
a ripetere ciò che lo scemo
del villaggio dice dal primo
giorno: meglio tardi che mai
*
c’è chi difende l’operaio
c’è chi difende il padrone
e poi c’è chi lotta
per liberarli dalla fabbrica
*
si scrive per essere
in presenza di un teste
che non sia solo
il proprio testo?
*
face au rivage, qui veut retenir
la mer, il ne sert à rien de faire
barrage, il faut savoir devenir
écume
*
per essere
più paghi
nella vita
fate scelte
di fronte a
lo specchio
non dinanzi
una vetrina
*
apprendere
a dipingere
disegnando
sulla strada
*
vorrei sapere
scrivere
per chi non sa
leggere
*
la vanità caratteristica
del vino e dei bambini:
la verità: delirio di poeti
profeti e amanti
*
il Cielo
giorno e notte superno a tutti
per sapere del proprio aspetto
deve prosternarsi e supplicare
il Mare
*
L’euforia causata da una confusa
parola Libertà che ci conduce
sbizzarriti dal recinto, palpitanti
d’infilarci tutti quanti, dentro al mattato-io
*