Sì di Bruxelles al matrimonio Bayer – Monsanto, ma a certe condizioni.

Bayer_Monsanto-1« Questa pericolosa unione condurrà a maggiore dipendenza del settore, ad una nuova riduzione della biodiversità e della varietà delle specie, ad una riduzione della concorrenza, verso un diktat dei prezzi e un aggravamento dei problemi dei brevetti, così che alla creazione di un monopolio nel campo dell’agricoltura numerica ». Così ha commentato la decisione Martin Schulz ; e come lui molti altri soggetti, e non solo ambientalisti o relativi all’agricoltura, si sono espressi al riguardo dell’operazione che potrebbe creare un fenomeno di monopolio mondiale senza precedenti, con forti dubbi sulla qualità e non tossicità del futuro preventivato da questa unione. Oltretutto Monsanto è da tempo indicata come il mostro degli OGM, al centro di una dura controversia per via del fatto che produce il glifosato, un erbicida ritenuto pericoloso e cancerogeno da alcune associazioni ambientaliste.
«Abbiamo dato la nostra autorizzazione perché le misure correttive proposte da Bayer (…) rispondono alle nostre preoccupazioni in termini di concorrenza», ha detto in una conferenza stampa la commissaria responsabile del dossier, Margrethe Vestager. «La nostra decisione ci permette di garantire che la concorrenza e l’innovazione rimarranno effettive nel mercato delle semenze, dei pesticidi e dell’agricoltura digitale», ha aggiunto l’ex ministro delle Finanze danese.
Ciò però a patto che Bayer venda una parte delle sue attività a terzi, così da “rassicurare Bruxelles che non ci sarà monopolio nei settori delle sementi, dei pesticidi e dell’agricoltura digitale”.
Bayer ha perciò proposto di cedere 6 miliardi di dollari di asset a BASF, altro gigante tedesco del comparto agroindustriale. Se la soluzione convincerà l’esecutivo comunitario, niente potrà impedire la nascita del nuovo titano dell’agribusiness. La nuova “Baysanto” sarà infatti il primo soggetto al mondo nel campo di sementi e pesticidi, i due prodotti che consentono a pochissime aziende di controllare gran parte dell’agricoltura mondiale. Bayer è il secondo più grande fornitore di pesticidi sul pianeta, con una maggiore concentrazione del business in Europa.Monsanto è il più grande fornitore di sementi, e i suoi affari sono concentrati soprattutto negli Stati Uniti e in America Latina.
Che le paure al riguardo siano fondate, non è certo prendere posizioni esagerate il dirlo, con un monopolio che potrebbe caratterizzare buona parte dell’alimentazione mondiale, in un comparto in cui più le compagnie sono diventate grandi nel passato, più per ragioni commerciali e di profitto, i prodotti finali ne hanno perso in qualità ; in un campo dove oramai l’autosufficienza è memoria storica, con le sementi che ogni anno vanno riacquistate, e con sempre più agricoltori che per soddisfare l’ingenti richieste di un mercato di massa, faticano perfino a vivere. Il glifosato, che da molti viene combattuto come cancerogeno e pericoloso, ha comunque incassato l’ok dall’Europa, provvidenzialmente dalla Germania su tutti, così che intanto la possibile unione rimanesse tale ; se poi questa unione, una volta effettiva, sarà nociva per la salute mondiale, male che vada, ironizza qualche cinico, dopo averci avvelenato con gli OGM di Monsanto, ora ci cureranno, sempre gli stessi, con le medicine di Bayer..

*FONTE: Gli italiani – Quotidiano (26/03/2018)