Elon Musk, patron di Tesla, vede un futuro alimentato dall’elettricità. Ma non è soltanto per l’auto, con SolarCity, Tesla sarà un fornitore di energia ad ampio raggio, con eco-soluzioni per integrare in un solo sistema le auto elettriche, le batterie per gli edifici e l’approvvigionamento di energie rinnovabili.
Un’anno fa, Tesla acquisiva SolarCity con un investimento economico di circa 2,6 miliardi di dollari, e con un carico di tre miliardi di debiti accumulati dalla società acquisita.
SolarCity si è sviluppata per soddisfare la rapida crescita di installazioni di sistemi fotovoltaici negli Stati Uniti. Infatti il mercato statunitense ha visto aumentare l’energia fornita dai pannelli solari da 440 mega-watt a 6.200 mega-watt soltanto tra il 2009 e 2014. SolarCity si è diversificata nel 2014 e 2015, con lo scopo di abbassare i costi e aumentare le vendite. Hanno acquistato Paramount Solar per 120 milioni di dollari statunitensi nel 2013.
Il progetto di Musk è di creare case che permettano la completa autosufficienza energetica da integrare eventualmente con le automobili Tesla.
Nonostante gli attacchi di tutti i competitors, in particolare di Volkswagen, una sola cosa è certa: Elon Musk ha un progetto per il futuro e sembra intenzionato a portarlo a termine, costi quel che costi.
Solar Roof, il prodotto da cui parte tutto il progetto di SolarCity, è un tetto destinato agli edifici residenziali che ad uno sguardo poco attento può sembrare una normale copertura, ma che in realtà nasconde nella sua struttura pannelli in grado di generare energia dal sole in modo pulito e sostenibile.
Come si può intuire già dal nome, si tratta di un vero e proprio tetto solare. Non una serie di pannelli modulari da appoggiare sopra la copertura della casa, come già avviene da tempo, ma un vero e proprio tetto in grado di produrre energia pulita dal sole. Energia da convogliare eventualmente poi all’interno di sistemi dedicati allo stoccaggio come Powerwall oppure da utilizzare per la ricarica delle batterie equipaggiate sulle auto elettriche del gruppo. Al momento non sono state svelate le caratteristiche del prodotto, ma Lyndon Rive, CEO di SolarCity, ne ha sintetizzato così la natura: Non è una cosa sul tetto, è il tetto.
Altro elemento chiave del progetto, è appunto Powerwall, la batteria per la casa.
Powerwall non è la prima, né l’unica, soluzione del suo genere. Si tratta in buona sostanza di un accumulatore in grado di alimentare l’abitazione al pari di quanto fatto da altre aziende. Il problema delle attuali batterie era infatti tanto nella scarsa capacità, quanto nel costo eccessivo: inutile investire denaro in un accumulatore, insomma, quando i dati spiegano chiaramente che non se ne sarebbe potuto trarre alcun vantaggio di lungo periodo. La situazione attuale è ferma a questo mero calcolo di opportunità: troppo alti i costi iniziali per motivare la scelta di un accumulatore.
Powerwall gioca invece due carte estremamente importanti: garantisce un ciclo di vita molto lungo e costa relativamente poco rispetto alla concorrenza.
Ora, anche se non pochi ipotizzano che Tesla sia solo frutto di un ottimo lavoro di Story Telling, è comunque innegabile la grandiosità e l’ambizione del progetto. Resta da vedere se si riuscirà a metterlo in atto, e sopratutto se Tesla riuscirà a convincere il mondo che l’epoca del petrolio sta finendo, e qualcosa bisogna pur inventarsi per il futuro. Staremo a vedere…