A Roma dal 22 marzo al 26 agosto 2018 sarà possibile vedere le tele conservate presso la Tate Britain di Londra di quello che si può definire il più conosciuto paesaggista dell’800. Pittore romantico, capace di far sognare ma anche di inquietare, con il suo stile contribuisce alla creazione dell’Impressionismo.
Nonostante ai suoi tempi fosse visto come una figura controversa, a cui veniva dato poco adito quantomeno in campo artistico, se non umano, Turner è oggi considerato l’artista che elevò la pittura paesaggistica ad un livello tale da poter competere con la più blasonata pittura storica. Famoso per le sue opere ad olio, Turner fu anche uno dei più grandi maestri britannici nella realizzazione di paesaggi all’acquerello, e meritò il soprannome di «pittore della luce».
Turner, tuttavia, fu innovativo non solo per i soggetti scelti, ma anche per la sua personalissima ricerca figurativa, la quale si proponeva di indagare la radicalità sublime del colore e la dirompente energia della luce. Turner, infatti, era un uomo assai colto, ed era certamente al corrente delle varie ricerche di cromatica che, succedendosi sin dai tempi di Isaac Newton, culminarono nella Teoria dei colori del poeta tedesco Goethe, opera letteraria tradotta in inglese nel 1840.
Francia, Svizzera, Italia, sono molte le tappe toccate da Turner nei suoi viaggi e riprese poi nelle sue opere: il racconto della vita del forse più grande pittore romantico sono caratterizzate da quello che in quegli anni prese il nome di sublime, ciò che è al limite, tra l’infinitamente bello e struggente, quasi catastrofico.
La scelta della location romana poi è azzeccatissima : il Chiostro del Bramante, uno straordinario esempio di architettura rinascimentale, parte del complesso che ospita anche le famose Sibille di Raffaello.
La mostra “Turner. Opere della Tate” è aperta dal lunedì al venerdì dalle 10:00 alle 20:00; sabato e domenica dalle 10:00 alle 21:00.
*FONTE: Gli Italiani – Quotidiano (18/03/2018)
*IMG: ‘Pescatori in mare’ – Turner