Come un soldato col fucile puntato

 

Come un soldato col fucile puntato
alle porte della notte m’aspetta
l’insonnia: voler dormire presto
da tempo lo so, è inutile agonia.
Né il caldo né il rumore, ma è
la testa che puntuale si desta,
quando io chiedo soltanto
io vorrei soltanto dormire.
E non ho mai armi per rispondere, se
non il coltello che ferisce d’inchiostro
il foglio bianco: la penna.
Affondare all’interno della carne
per colpire da dentro la ragione.
Ogni volta scovare un colpo nuovo
una parola nuova che dia la svolta
a questo stato d’attesa del sonno,
una poesia che uccida il pensiero
per arrivare a dirmi davvero :
buonanotte e sogni d’oro.

*Roma 06 2021