appunti volanti
in quattro segmenti
il giorno la notte
secondo l’umore
-6-
*
*
per troppo tempo ho abitato l’ombra
del fallimento, volto verso un sole
artificiale: son state le nuvole
a svelarmi gli inesatti contorni
(12)
*
bisogna andare a Villa Pamphili
per poter ancora trovare angoli
di bellezza nascosti nella latrina
che è diventata la città di Roma (?)
(12)
*
indossando gesti quotidiani
cerchiamo solo di nasconderci
alla domanda di quale senso
dare agli esseri umani
(10)
*
Proprietà Privata & Quantità
i capi saldi dell’Occidente,
vivendo privati di noi stessi
e fatti di sentimenti scarsi
(10)
*
una foto mi apre le porte
di un ricordo: il tuo corpo
nudo nella sedia-avocado:
Tu, che sorridevi così forte
(10)
*
assistono alla catastrofe, contenti
delle loro vacanze delle olimpiadi…
tanto, al suo concerto, Lady Gaga ha detto:
La terza guerra mondiale è cosa giusta!
(13)
*
ho fatto una videochiamata con me stesso:
l’immagine era un poco sfocata, il viso
come avvolto dalla nebbia, il segnale era
disturbato: ho attaccato; e sono uscito
(15)
*
cammino per Praga come un ceco
senza sapere a che cosa andrò
incontro, cosciente solamente che
incontrerò me stesso da qualche parte
-11-
*
i turisti invadono il mondo
e mentre li osservo mi domando
se farò anche io così schifo a
i fantasmi della Praga antica
-11-
*
seduto al bar ordino da bere:
amo viaggiare dove non capisco
i vuoti discorsi delle persone,
ma ovunque le risate son tristi
-11-
*
le mie prigioni son tutte interiori:
aperta la gabbia m’hanno lasciato andare
in libertà, ma nessuno mi ha insegnato
come stare in equilibrio sul baratro
-14- @Hrad Špilberk
*
non so dire perché, ma con te
sento di potermi mostrare,
che non è: mettere in mostra,
ma: non nascondere il mostro
-9-
*
mi piace osservarti mentre
ti vesti la mattina presto
con occhi socchiusi sbirciarti
fare piano per non svegliarmi
-9-
*
quando la strada è deserta
la mia vita è troppo corta
per fermarmi e aspettare
il semaforo per passare
-9-
*
giunto in cima alla collina sento
un albero: Rispetta il silenzio! è
Halda Ema; in contrabasso, sul fondo
il vano affanno umano, del mondo
-12-
*
le grasse risate mi fan spavento
seduto al bar quasi un tormento
nessuna di queste bocche sembra
accorgersi di quanto mi manchi
(11/10)
*
quante luci può uno sguardo
abbracciare prima che calino
le palpebre a incorniciare
i fischi oppure gli applausi
-10- @Szent Gyorgy hill
*
lui non sopporta il rumore
perché è solo nel silenzio
dove può percepire ciò che
deve sussurrargli il vento
-9- @Budapest
*
così alla finestra piove
ed entra una bella aria,
senti che bel vento: il naso
mi fa frammento della pioggia
– 9 –
*
per aver senso gli istanti
non dovrebbero terminare
ciò che sopravvive al tempo
è ciò che rimane sospeso
– 9 –
*
per caso a volte il sesso
distoglie lo sguardo dal foglio
lascia sentire il respiro
che riflette l’onda del mare
– 9 –
*
una cagnolina non s’oppone al richiamo
della curiosità che la spinge a tirare
il guinzaglio più lontano dell’ammonizione
del suo padrone che pretende l’educazione
-14-
*
gli atzechi per esempio:
già intuivano il mondo
eppure sono estinti
coll’arrivo del progresso
– 8 –
*
la scorza di un limone
t’aspetta dentro al frigo
tu cerchi solo il vino
per finire questa frase
– 8 –
*
non chiamarmi pronunciando
il nome che m’hanno dato
piuttosto di un richiamo
offrimi nuovo invito
-8-
*
come un gatto ho i conati
di vomito quando m’intossico,
il corpo che rigetta la bile:
irrefrena-bile, sale sola
– 10 –
*
un animale selvaggio
che ti insegue da sempre
quando la luna è piena
tu lo senti arrivare
– 8 –
*
sentiva costante un fischio
una eco dentro l’orecchie:
era il vento che portava
canti di uccelli estinti
– 9 –
*
rumore di ghiaccio in vetro
di bicchieri dal bordo alto
ritorna ancora quel suono
nel baccano di sottofondo
– 9 –
*
odio chi vive di progetti:
m’interessano le persone
innamorate dei momenti
che poi diventano ricordi
– 9 –
*
a volte lasciava il tempo
invano scorrergli affianco
per priorità di pensieri
da mettere nero su bianco
– 9 –
*
vino rosso in tazze arabesche
due corpi nella vasca da bagno
dalla sigaretta cade cenere
a scacciare lo spirito maligno
– 11 –
*
non si riconosce
chi non si somiglia
lo sguardo sull’altro
ci viene da dentro
– 6 –
*
il mondo non è separato
tra il rosso e il nero: è
arcobaleno di colori
a unire cielo e terra
– 9 –
*
“This is not America” canta
il mitico David Bowie, ma oggi
di duca bianchi non ce n’è: solo
mercanti di guerre per la pace
– 10 –
*
la maggioranza silenziosa è
ora che apra la bocca, parli
per evitare che pochi pazzi
decidano le sorti d’Europa
– 10 –
*
io non sono niente di ciò che vedi
sono tutto l’opposto, l’antagonista
di me stesso, il peggiore avversario
terrorista che invano vuole pace
-12-
*
pare che le prossime elezioni servano
a decidere se l’Europa vorrà la guerra…
tu che farai: preferirai andare a
votare o andare al fronte a morire?
– 14 –
*
riversi sopra’l cuscino
nella luce del mattino
i suoi capelli erano
filamenti d’oro di Klimt
-8-
*
ma se non si capisce
l’amore, a che serve
della vita in fondo
capire ciò che resta?
– 7 –
*
a furia di guardarsi attraverso
gli occhi altrui, lui si rese conto
un bel giorno, di non arrivare più
a vedersi per quello ch’era prima
– 11 –
,
mai ho amato i giochi di ruolo:
sin da piccolo, nel vedere persone
infervorate dalla competizione,
come un matto, prendo e spiatto tutto
– 12 –
,
ogni volta che mi affaccio
ci sei tu, che alla finestra
attraversi la strada come
un pensiero la mia testa
– 9 –
,
quando si festeggia qualcosa
sarebbe corretto pensare
a chi in quel giorno non trova
un bel niente da festeggiare
– 9 –
,
sul balcone del palazzo di fronte
la finestra dove ieri mia zia
ha ceduto al cancro, c’è un nastro
blu: è l’eterno ciclo della vita
-11-
,
ho sognato un veliero in mezzo al mare
che carico d’oro sotto un cielo stellato
era in fiamme; a bordo un poeta matto
rideva ubriaco, noncurante di morire
– 14 –
,
taccia l’arroganza
delle bocche
taccia la violenza
delle bombe
-6/4-
,
uno scudo diventato giogo
è questo concetto di libertà
una democrazia in vendita
per felicità da consumare
-10-
,
sedersi in silenzio ad ascoltare
guardando il cielo oppure il mare
gli alberi, in città gli abitanti:
essere parte del tutto, ma distanti
-12-
,
non è il fatto ma è la risposta
quello che ha stonato con la nota
di una sinfonia davvero nuova
che speravo di poter ascoltare
– 11 –
,
una batteria che batte, un piano
che plana, una chitarra elettrica
vola mentre si liberano le mani
nell’applauso per l’assolo della voce
-12-
,
due piatti che sbattono a ritmo
a muoverli è il piede d’un pazzo,
la cantante lancia acuti, piange
la chitarra elettrica; io scrivo
-11-
,
i bambini belli sono quelli brutti
quelli impacciati goffi, i ribelli
con gli occhialucci di plastica, sono
quelli che non sono l’orgoglio di papà
-12-
,
Antonella me lo ha spiegato:
è un fantasma che ha paura
di se stesso, è un chiodo dentro
il tronco dell’albero di ieri
-10-
,
dalla finestra vedo la piramide
laggiù in fondo oltre il cimitero
acattolico; Keats Shelley e Gadda
le ceneri di Gramsci di Pasolini
-12-
,
via Marmorata dalla finestra:
acquari su binari transitano
la primavera sono gli alberi
ciclamino del viale, l’odore
-11-
,
Lungotevere in bici:
il baccano è smorzato
mentre appendo ai ponti
i pensieri, pedalando
-8-
,
è tutta colpa del corpo
che s’arrende all’orgasmo
e della mente che chiede
di riposare per un’ora
-8-
,
quanta solitudine celata dietro
quel rettagolo di idiozia perenne-
mente in mano, specchio di un narciso
nel riflesso dell’inesistente Altro
-12-
,
a Roma chi viene colpito
da’n forte calcio de cavallo
soccorso è poi consolato
co’n tocco de cacio cavallo
-9-
,
cosa penserà
di se stessa la
macchia sopra
un muro bianco
?
-5-
,
in russo l’oggetto
da noi posseduto
diventa soggetto
nella nostra frase
-6-
,
senza sogno non c’è risveglio
dal sonno che avvolge l’Uomo
benda sugli occhi dell’asino
che ignaro mulina in tondo
,
ti risvegli mentre
lei ancora dorme
non è più la notte
ma giorno ignoto
(6)
,
la domanda avanza scalza
verso risposte che non sai:
all’improvviso è tutto un
trovare scuse senza senso
(9)
,
quando si scava una buca
non c’è niente di attraente
almeno fino al momento
in cui si scopre qualcosa
(9)
,
guardo un bassotto
e mi domando
che odore avrà
il pavimento
,
le belle labbra ti ha screpolato
la bugia, e adesso tra di noi
s’è introdotta una diffidenza
di baci tra bocche insanguinate
(11)
,
la sopravvivenza non è prevista:
visto tutto quello che è successo
sarebbe già un successo vivere
degnamente, questi ultimi anni
(11)
,
bene è tutto ciò che finisce
bene; ma cosa vuol dire poi
bene, per chi mai una volta
al male è riuscito a scampare
,
aveva bisogno di camminare, solo
per potere disimparare a pensare
lasciare i pensieri arrivare, puri,
fino dentro la corte al centro del parco
(13)
,
sono un figlio di papà
rubatomi da bambino
da ombre bagnate, sopra
la moquette, in inverno
(8)
,
la luce che mi rischiara
è solo quella della luna
il terreno dove inciampo
è tra le nubi della notte
,
mascherava il dolore
screditando l’amore
come chi di sé conosce
l’incapacità di amare
,
l’altra sera ho ritrovato il cielo
e non mi ha riconosciuto: io ero
ora-mai per Lui lo straniero. siamo
rimasti a scrutarci tutta la notte
,
Trascorriamo la vita a sperare
che la parte bianca e quella nera
possano alla fine combaciare
un giorno, e definitivamente
Se succede, raramente, è solo
per qualche istante, ma noi comunque
ci crediamo, e speriamo che sia
la volta buona, la definitiva
,
Pachamama (Madre Terra) è donna:
il sopruso fatto alla Natura
è l’iniziatore, il patriarca
del patriarcato: è femmicidio
,
obbedisco all’acqua che sgocciola
goccia dopo goccia, gocce ancora
in silenzio rimango a sentire
tutti i rimpianti della Insonnia
,
pietosa mi regali un sorriso
che mi offende più di uno sputo
Non sono affari tuoi! mi ripeti
poi ti scusi, ti giri e te ne vai
,
se io parlo d’amore, è
per parlare di dolore
io non so amare
il mare, disse il marinaio
,
conformista fa l’anticonformista
stila la lista, sicuro giudica
dopo uno sguardo, senza sapere
cosa guardare dietro la maschera
,
la scoperta della possibilità
che prima ignoravo di avere
di potere vivere anche fuori
da quel mondo così tanto odiato
,
quando gli adulti ignorano come
vedere i propri fantasmi, devono
invocare l’aiuto di un bambino
che glieli disegni sopra un foglio
,
in piazza eran crocchi di persone
chi seduto chi in piedi, ciascuno
intento a chiacchierare: soltanto
il barbone ascoltava davvero
,
i fiori di cui ignori il nome
t’infatuano per il profumo
ma disposti in vaso, in un
istante, sono già appassiti
,
per i bambini cresciuti
coi concordati di pace
-cresciuti con le fiabe-
arriva infine la guerra
,
come cambiano i tempi:
per esempio una volta
il frutto della discordia
era la mela non la pesca
,
dell’hotel Miramare, io mi ero
dimenticato tutto – eccetto di
un quadro: appeso a un muro
c’era Mirò ritratto da un marò
,
per evitar cazzate
io rimanevo zitto:
avevan tutti ormai detto
troppo, per dirne ancora
,
lascia deciso l’incanto
quell’intricato labirinto
che ti circonda la testa
quando cerchi un senso
,
la luce ancora estiva dell’alba
invade senza sforzo la stanza:
il suono di un organetto ~ lieve
lontano: Adesso dove mi trovo?
,
Jack grida alla luna, e pretende
un termine al timore sulla terra:
vuole mettere stelle tra i capelli
vedere i sotterranei delle strade
,
e, d’un tratto, non ebbe più
tanta fretta: Perché correre
se poi le belle cose sfiorate
con me non posso portarle
?
,
una scala chiusa è appoggiata
al muro: a che serve innalzarsi
per arrivare là – in croce – dove
già un uomo è stato inchiodato
,
un uccellino minuscolo
chiamava a sé gli occhi
del gatto – e i miei. Poi
com’è arrivato è partito
,
la vita si nasconde tra
le pieghe dell’intanto,
il sorriso celato dietro
la mano d’un bambino
,
Dottor Jekyll si può sapere
quale paura ti divora dal di
dentro fino a farti mostro, e
distruggere ciò che più ami
?
.
il gatto stabilisce l’ora:
puntuale il gatto vuole
il suo pasto delle otto:
il mio ricordarmi l’ora
,
scrivere per provare
alla penna di essere
in vita per l’inchiostro
sopra il foglio bianco
,
vivere liberi o morire
ormai ho dimenticato
chi una volta lo disse
non si sa bene quando
,
è un attimo per il quale tutto
sembra essere immobile, ma
in realtà niente resta davvero
immobile – men che meno io
,
il tempo, dice, è clemente
oggi almeno non dovrebbe
piovere: a dirlo non è certo
qualcuno perso nel deserto
,
permetti che le pagine si voltino
smosse dal vento, e che trovino
da sole, quale rilevanza dare a
quelle frasi nate incidentalmente
,
dicono che non si dovrebbe
camminare fuori dal selciato
calpestare le aiuole… i fiori?
i fiori sì… ma le aiuole no
,
la sindrome delle gambe senza riposo
è una disfunzione del sistema nervoso
nel mio caso, è un vano recalcitrare a
le pecore che belano se voglio dormire
,
il mio mistero
è chiuso in me
e il nome mio
nessuno saprà
#QuattroDitaDiPuccini
,
Frida Kahlo dentro un quadro
nel riquadro che forma il muro
mi guarda in attesa di qualcosa
come a chiedermi: Ma Diego?!
,
non ti restano altro che i sogni
per stendere tappeti rossi sotto
i piedi di Lei leggera che vaga
tra le righe mai scritte del libro
,
Aujourd’hui, ça me semble
être un bon jour pour venir
te voir et te faire
un grosso bacio.
,
due scarpe stanno aspettando
di essere messe a piedi nuovi,
che le sappiano capire: portare là
dove da troppo sperano di andare
,
scarpe che differiscono l’uomo
dall’animale che naturalmente
non necessita di riparo al piede
per andare dove la fame chiede
,
rialzati o muori
piangere non ti
servirà nemmeno
per i fiori secchi
,
un tempio fatto di lacrime
s’arrocca sopra una roccia:
basta il passare della formica
a far crollare tutto il costruito
,
la gelosia e l’odio sono
ciò che fa vivo un Uomo
altrimenti rimane il cane
che ringhia a denti stretti
,
è di moda il perdono, tutti
a dire che è bene farlo, ma
se potessimo farlo davvero
saremmo Dei e non uomini
,
quanto allora sarebbe meglio
predicare e suggerire come
maniera per poter progredire
un bel sano e distaccato odio
,
una pasta al pesto di pistacchi
è decisamente molto nutriente
e oltretutto, pare, un toccasana
per colesterolo, cuore e amore
,
un appendiabiti non fa caso al
taglio delle giacche che regge:
modestamente le sostiene
nel momento del bisogno
,
uno sbattere di piedi agitati
e un torcicollo senza tregua
sorrisi forzati a denti stetti
guardare attorno e cercarsi
,
sfranto dal rimpianto, io
adesso mi vedo di gesso
sfinito volto lo sguardo
e abbandono lo specchio
,
il mestiere del poeta
è donare una voce a
ciò che attorno vede
per poi dimenticare
,
fece un’unica scelta: che
il racconto della sua vita
fosse la vita che sognava
scrivere nei suoi racconti
,
diffido delle persone ‘sane’
del loro tutto disinfettare,
anche sentimenti e amore:
asettici – son privi d’odore
,
immagina dimenticare tutte
la parole che non ti servono
l’indigeno ignorante che va
scalzo, attraverso vie nuove
,
le rocce per fare una parete:
costruire; mentre una parete
di rocce: scalare; una casa e
una montagna: sempre rocce
,
quante dita ti servono
per arrivare a dire ciò
che senti di dover dire
se non basta il silenzio
,
sapessi riverire o fare l’inchino
vi potrei perfino perdonare, ma
il vostro affanno mi sconquassa:
nel vivervi, riesco solo a odiare
,
un rotolo di scotch di carta
langue desolato al mio lato:
a nulla serve chiudere ferite
sono finite le scatole vuote
,
e mentre le gocce ancora cadono
sulla roccia, fischia forte il vento:
tuttavia questa pioggia mi ristora,
e non smette il moto di spianatura
,
che cosa io potrò mai fare
con quest’ultimo nikelino
si chiede Arturo Bandini
chiedendolo alla polvere
,
all’alba ti risveglia un sogno,
poche ore di sonno: adesso,
smesso di dormire, vediamo
se capisci cosa ti vuole dire
,
con le inutili eterne domande
arrivi a rovinare sempre tutto
lasciandoti affogare da onde
di dubbi, paure e scuse vane
,
eri: quel mazzolino di fiori
le piastrelle saltate dentro
dormendo mentre guidavo
: eri, io non so cosa, ma eri
,
lavorando per una vita, un giorno
come per caso mi son reso conto:
sempre indaffarato nel fare conti
sono rimasto con le tasche vuote
,
accettare la felicità, come
il marinaio prende il mare
lo accetta come un fatto, senza
sondarne sempre la profondità
,
la surfista sulla spiaggia
sopra la testata del letto
solenne come un Cristo
banale come un emblema
,
combien de fois
un français peut
dans sa vie, dire
ça va? …ça va…
,
dell’amore ai bordi della strada
lo puoi trovare ovunque tu vada
ricordati però che ogni volta c’è
prima o poi un prezzo da pagare
,
come donare dignità
a chi non ne ha, amore
a chi non ne vuole, e sogni
a chi mai ha saputo sognare
?
,
un pulpo gallego
di.b(r)ujando solo
sentado a la mesa
de Las Meigas
,
solo mi nutro del segreto
celato al di là della realtà
è questo l’unico alimento
una panacea per voracità
,
sopratutto in mezzo a Coloro
i quali si dice mi siano simili
è il luogo dove più mi sento
nudo e muto come una bestia
,
è quella voce esclusa dal coro,
perché incapace di accordarsi
alla consona diffusa stonatura,
l’unica che valga davvero udire
,
non sei altro che voce vaga
che parla per sordi, insonne
e illusa di essere compresa:
come fa un lupo con la luna
,
e loup est sauf mais il a soif
de vodka; abriter les moutons
et mieux couvrir de leur laine
les idéogrammes d’outre-mer
,
tu mi metti il pane in mano
ma è sete infinita non fame
che da sempre mi arde, un fuoco
che nessun’acqua può estinguere
,
le soleil brille haut dans le ciel
le loup est arrivé dans la forêt
sans tarder lancer l’opération
et à libérer tous les moutons
,
e a noi chi ci difende mai
in questo canto del mondo
che sì, sarà pure rotondo, ma
noi siamo sempre nell’angolo
,
fra qui e l’inizio
non trovo mai
un mio spazio:
spazio vuoto?
,
a maggio
sboccia
l’aroma
di Roma
,
il futuro si stende all’orizzonte,
se guardo in basso c’è l’abisso
e indietro non voltarsi è meglio:
devo solo continuare a nuotare
,
vinto dal pianto e steso supino
mi sforzo per posare il respiro:
mai più devo guardare alla tele
il telegiornale: l’abituale dolore!
,
proteggete, vi prego, i prati
che i nonni v’han raccontati
ricordateli, e oggi e domani,
difendeteli! stanno sparendo
,
si parte a volte sotto cielo incerto
e alla fine, forse, non si arriva mai
ma quanto è bello il cammino che
a caso ti conduce verso un altro te
,
un’esistenza
senza poesia
è una dimora
senza finestre
,
di quanto poco resta traccia
una volta passato nella vita
e di quel poco che poi resta
di quanto alla fine si tace
,
l’Italia in guerra
già l’hanno portata, vediamo
se adesso riescono a portare
la guerra in Italia
,
bianco è il colore del pozzo
una linea che non porta mai
da nessuna parte, mi perdo e
nel profondo mi trovo, vuoto
,
da tempo con me porto
un carnet, dove annoto
i pensieri; chi li legge
lo fa in forma di versi
,
a dirti che era
sbagliato, era
quel pianto che facevi
quando poi ci pensavi
,
guardare la realtà attorno
come un bimbo dalla culla
che scopre sempre tutto
come per la prima volta
,
da giovane non così appassionato
della scuola, adesso uno studente
ho deciso di essere dell’Universo
esploratore di mondi oltre al mio
,
come una bambina che getta
il suo gioco, da me te ne vai:
Noi non ci rivedremo mai!
lo so, e non so nient’altro
,
noi due hai portato fino in fondo
soffio e poi respiro e poi rantolo
il nostro amore mai nato futuro
è un passato che oggi scompare
,
meschino è il vivere
dell’uomo che vede
la libertà come solo
vantaggio del sesso
,
fanno di vizio virtù, corti-
giani vani alla corte del re
sono celebri per le masse
le massaie, nelle masserie
,
tutti i benpensanti sono
spesso una persona sola
che spende il suo tempo
nel giudicare se stessa
,
quando la morte mi chiederà
di restituirle la libertà, forse
una lacrima, forse una sola
sulla mia tomba si spenderà
#quattroditadiDeAndré
,
l’amore è un ricordo
che non si dimentica
un’idea, un pensiero
il siero che avvelena
,
come Kirkegard con Regina Olsen
sans regard per frasi fatte riguardo
l’amore, ho voluto riprovare con te
se la ripetizione fosse poi possibile
,
contro la prostituzione poetica:
parlano di libertà e di dignità
dei lavoratori e poi si vendono
per vedere pubblicato un libro
,
il non lasciare soddisfare
quella smania che brama
di estinguersi, garantisce
la longevità di un amore
?
,
ero in tribunale, lo sapevi che
non ero giudice, ma imputato,
l’orfano dello stato, sul banco
per le pietre dei senza peccato
,
come invidio la serenità
di chi sa, oppure pensa
di non essere destinato
a morire solo, un giorno
,
nelle città si mostrano tutti
in coscienza disinteressati
alla meschinità della realtà
alla fine dei fiori profumati
,
il nostro desiderio è senza
nome, come terra scura di
luce avara, e ancora: l’eco,
l’incanto dello stordimento
,
la mediocrità del vincente è
la netta misura del perdente:
amletico dubbio per una scelta
tra vera miseria e falsa nobiltà
,
ogni viaggio un evento tatuante
più che un viandante, del mondo,
un abitante; in ogni porto è morto
perché partire fa rima con morire
,
dal cielo cangiante
d’un perso domani
scrosciano raggi
di luce sul mare
,
Il poeta è un panettiere
che impasta le parole
per far dono dell’aroma
della vita, a chi ne vuole
,
noi e un’altra notte da passare
dove il dormire è tempo perso
al tuo lato, dentro ogni soffitto
si vede sempre un cielo terso
,
raro è sognare, lo è di più vivere:
chi ha avuto poco, ricorda molto
e un ricordo vale più di un sogno
ci sopravvive e ci fa sentire vivi
,
non si vedono individuali
colori: tutto è in relazione
alla luce e alla sua natura
e tutto non è che abbaglio
,
quante sono le parole
che restano non dette
bianchi sassolini muti
chiusi dentro un patio
,
come fosse aria bigia
per un’impresa derisa
io respiro tutt’intorno
la fine del mio sogno
,
dans le sud
de la france
il n’y a plus
de soleil
,
se per l’ultimo è la gogna
tutto è preda dell’ombra
nella coscienza del nulla
dove si fa luce menzogna
,
ignari pupazzi di pezza
portano in giro il verbo
padronale, con-vinti di
esser libera rivoluzione
,
nostro compito
è in ogni epoca
conoscere come
difendere libertà
,
con le vostre parole
mai vi sarà possibile
riuscire a esprimere
i nostri bei pensieri
,
quanto vale la vita d’un uomo di corsa?
l’ancestrale terrore della foresta, è per
l’animale passivo che più non si desta
un Uomo che ancora non si è ritrovato
,
al meglio non c’è mai fine:
anche quando si è percorso
l’ultimo miglio, resta ancora
qualche altro passo da fare
,
le réveil, c’est
le choix contre
le gâchis de
la vie
,
non migliore realtà, ma
ben al di là della realtà
io cerco nel mio sogno:
è un sognare da svegli
,
non farti convincere dalla
mediocrità che sola vince
ovunque, solo mascherata
celebrata come una verità
,
l’amore è un ricordo
che non si dimentica
un’idea, un pensiero
il siero che avvelena
,
se solo tu avessi visto
quanto in fondo siamo
simili, i giorni non sarebbero
adesso il sorriso di un clown
,
alla prima dell’evento eran tutti presenti
per l’uscita del film La Grande Bellezza
invitati che altro non erano che gli stessi
personaggi dei quali vi si faceva la beffa
,
la differenza tra felici e contenti
tra simili e uguali: ecco il luogo
della bellezza del poeta: sceglie
con somma cura parole da usare
,
meno feroce e più felice
mi dicono dovresti essere
Ma come si può voler dire
al ragno: Vivi, non tessere
,
un sorriso non si nega a nessuno
e c’è anche chi dice un bel bacio
infatti io non l’ho mica trattenuto
solo che dopo mi son vergognato
,
una ragazza mi parla e guarda
ed improvviso vedo il tuo viso
ma non sei tu di fronte a me, e
mi vergogno di averle sorriso
,
vorrei incontrare in vero
un bel giorno una parola
che sia per la vita, che sia
davvero, una parola sola
,
non prendete per Verità
le parole del poeta, sono
spesso solo suoni, pose, versi
che la bocca non sa dominare
,
Cherry Blossom Girl
sta prendendo il volo
un sorriso che canta
seme terra: solo vita
,
un giorno ho perso
rispetto per l’adulto
un sogno nato da paure
non è sogno ma incubo
,
sembianza silenziosa
di un’arresa memoria
la luna che fila rapida
a rifugiarsi nel giorno
,
avete già comprato ricche uova
per #Pasqua? e scelto l’agnello?
Gesù Cristo presto risorge, mentre
l’uomo mai originale ancora pecca
,
Je suis Charlie si spunta i capelli
e mentre canta dal balcone tiene
la bandiera arcobaleno in mano:
e fatta la selfie, conta i mi piace
,
continuo a pormi la stessa domanda
dando sempre la medesima risposta
errata e, ancora peggio, in malafede
per totale assenza di fede nell’amore
*
odore d’ebano sulla pelle
ricordo della sua di pelle
il profumo della sua voce
la sua bocca, le sue labbra
*
buffo comico malinconico
nel ruolo del clown deriso
sul palco di bocche, dove
non si vede sotto il trucco
,
il cielo, il giorno e la notte
superno a tutti, per vedere
il proprio aspetto, si deve
inchinare di fronte al mare
,
ho sempre diffidato
degli astemi: Loro
non possono capire
l’evoluzione dell’uva
,
le tue orecchie sono persuase
di aver sentito realtà, le uniche
fin ora intraviste dai tuoi occhi:
per ciò che io dico tu sei cieca
,
incontrollato da troppo
scorreva privo di argini
indolente fiume in piena
tendente a esondazioni
,
la vita si presenta ogni tanto
una dipendenza senza senso
della quale, chissà da quando,
di colpo si è perso il controllo
,
il senso della vita
dell’uomo è cercare
di trovare il senso del-
la propria vita
?
,
perché ostinarsi nel ripescare l’affogato
se quando l’avremo trovato sarà morto:
l’acqua l’avrà svuotato di ogni traccia
di vita, e i lineamenti saranno deformi
,
passano i bus come i ricordi
alla mia finestra si alternano:
ma la nostra linea è interrotta
e in tasca non ho più biglietti
,
il giardiniere, di sé, ha coscienza che
molto di più che nel dover seminare
il suo ruolo consiste nel combattere
l’incessante presenza delle erbacce
,
la vita di un uomo
ha ben poco valore
di fronte alla tomba
che gli sopravvive
,
al per-venire della prima-vera
il giardino ha preso coscienza
del suo esser formato di niente
altro che finti boccioli di lattice
,
bisogna bere mangiare e gioire
per le varie fatiche da tollerare
nel corso della corta vita: poco
altro da fare prima di morire
,
a volte ho bisogno di musica forte
di cantare, ballare, sfondare porte.
e se camminando vanno i pensieri
li converto in ricordi, dicendo: Ieri
,
il pallone bucato giace
ai margini del giardino:
l’aria ne fuoriesce straziata
come il pianto di un bambino
,
ciò che è stato
tornerà a essere
e ciò che s’è fatto, si rifarà
nulla di nuovo sotto il sole
,
Penelope anarchica
in aperta ribellione:
della sua bella tela
non rimane traccia
,
l’ignavo si lascia spiegare:
la libertà da chi non ne ha
l’amore da chi non ne sa
se stesso da qualcun altro
,
un bianco e dolce topolino
dai dentini di latte, mi crea
con zampette di marzapane
profondi cunicoli nel cuore
,
gli schiavi hanno sempre avuto la possibilità
di seviziarsi tra loro durante pause di lavoro
ma almeno un tempo non si lasciavano con-
vincere che per questo godessero di libertà
,
#LibriCome? come ci fosse
ancora l’esigenza di dovere
sottolineare che la ‘Cultura’
in Italia, è affare del Potere
,
e se nonostante tutto non riesci
a nutrirti di nient’altro che pesci:
puoi fare la pescivendola, oppure
analizzare il tuo bisogno di mare
,
ci s’affida alla sicurezza della coppia
finché la Natura più inventiva di Noi
abbatte la piatta fortezza dell’Amore
con nuove armi per un nuovo ardore
,
Arriva sempre quel momento:
di dover tirare i remi in barca
quel momento dove t’accorgi
se la barca è solida oppure no
,
lo scribacchino scambiava la voce
con l’eco, per ciò non era scrittore
davvero: mai nulla di nuovo scriveva,
niente che già altri non avessero detto
,
insignificanti punti di riferimento
servitori delle lobbies a testa alta
ripieni di falsificate e vane verità
vengono considerati persino santi
,
un uomo troppo fiducioso
nelle proprie potenzialità
ha voluto sfidare il mostro
in uno scontro senza senso
,
ti ho dato le chiavi per entrare
con una sola richiesta: di fare
attenzione a tutto il disordine.
ma tu hai calpestato ovunque
,
fortunato chi non si arrende
lungo il cammino, e incontra
il giardino al quale è destinato
per poter fare fiorire se stesso
,
per imparare a vedere
si deve saper osservare
così da conoscere
ciò che si guarda
,
affondano le azioni in borsa
scoppia alle porte la guerra
in Europa s’affaccia la crisi
vagano tristi solitari sorrisi
,
amare: si ama il miraggio di un
qualcosa che in vero non c’è.
finché se ne ha brama si ama,
in fondo, senza sapere perché
,
il valore di
un Uomo è
l’uso che fa del-
la propria libertà
,
come di raro accade
nello scialbo mondo,
anime vestite a festa
danzano unite le nostre
,
nella poesia si trova ancora,
sola, una valida ragione per
vivere, quando tutte le vane
promesse ci hanno disilluso
,
appunti del vagabondo:
ricordo di passi
rumore di sassi
rotolando per il mondo
,
lo sperma sparge la vita
e la morte sotterra:
se non l’amore, è la guerra
a far muovere la terra?
,
oramai l’ombra è disabitata
nella mia stanza c’è silenzio
le risate e grida di tua figlia
tacciono, anche nel ricordo
,
cresciuto ai bordi della via Empirica
con l’urgenza di scottarti per capire
il fuoco, dove metti dito da sempre
non si trattiene traccia d’inchiostro
,
è il vento a portare le parole che
solitarie avvertono il bisogno di
riunirsi, anche senza conoscersi
per riempire lo spiazzo del foglio
,
il vento tra gli alberi è sempre un
sciabordare d’onde, è la terra che
ci trascina all’ordine naturale del
caos originario: etereo movimento
,
ci sono luoghi propri della vita
degni di essere nominati: dove
ogni casa è una patria, abitano
le parole esatte per conoscersi
,
Lei è una creatura che felice si commuove
di fronte alla bellezza e di fronte alla gioia,
della gente, sa come curare le ferite aperte
dando corpo al suo amore con l’attenzione
,
nei suoi occhi
alloggia il miraggio
d’uno sguardo vero
di un amore sincero
,
imbucheremo una cartolina da ogni luogo
dove andremo insieme – un solo indirizzo
per destinatario: la nostra prima volta, dove
ci siamo incontrati – per tracciare il cammino
,
di lei immediato mi colpì il sorriso
la sua bianca dentatura perfetta,
da quando glielo spensi un giorno
fu solo broncio: dente per-dente
,
ti metto il mio cuore in mano
ci farai ciò che vorrai
non sarà solo Ti amo, ma
se vorrai andremo lontano
,
smetterò di emettere invano
un lamento che nessuno sente
scricchiolio di passi sulla neve
di un cervo già troppo lontano
,
trasgredire il loro silenzio
dire quindi ciò che penso
ripudiando l’omertà, di fronte a
ciò che non può essere taciuto
,
tutt’intorno il mondo è ostile
dove ti ferisce chi non capisce
ma inatteso l’amore ti rapisce
e il mondo diventa gentile
,
lo sconforto
e la gioia
di saperti
umana
,
poesia rivela
una forma di
accuratezza
più sensibile
*,*
senza amore
non so amare
senza amore
non voglio morire
*
come vado a teatro
solitamente viaggio
da solo, nel pubblico
per arrivare a vedere
*
tutte pilates e marce della pace, loro
emancipate, ma coi difetti dell’uomo
Tu: suono, che le dà voce, alla pace
essere, oltre il corpo: anima limpida
*
pochi anni servono per
trasformare l’idealismo
di una viva giovinezza
in rassegnata routine
*
cosa fare del televisore?
regalarlo è fare un torto
nella via è inquinamento
guardarlo? Sì, da morto!
*
è nell’istante che ti senti felice
quando cammini e incontri visi
e non sai come reprimere
istintivi e autentici sorrisi
*
si d’un coup tu te vois vieux
souviens-toi d’une chose:
le mot rides n’est q’une
anagramme du désir
*
solo dopo un grave boato
si può arrivare a sentire
l’assordante fragore del
silenzio
*
soltanto nell’ombra
di un apparente mantenimento
è ragionevole agire
per un autentico cambiamento
*
parole per conseguire
orecchie per evolvere
occhi per cogliere, e dita
mai sazie di carezzare
#Augurio2023
*
diventato ozioso e brutale
portatore d’una maschera
privo di amore per curare
quello sguardo furibondo
*
ma alla fine
era meglio
Maradona
o Pelé ?
*
the man passing behind
saying He has no mates
talking in the telephone
on the Kissin’sea street
*
è tutta colpa di #Alfredo
cantava una canzone, ma
non sono solo canzonette:
è la libertà, mess’alle strette
*
è una questione di qualità
la libertà, è una forma di
disciplina: io sto bene, Io
sto, dove io non so stare
#QuattroDitaDiCCCP
*
una volta ciò che vide fece
nascere in lui lo sgomento:
esitò per un momento; poi
continuò a vagare solitario
*
il me semble que
je serais toujours
bien là où
je ne suis pas
#QuattroDitaDiBaudelaire
*
spiana la fronte venata
di malinconia, è l’ora di
gestire il pensare: la vita
è azione, e non pensiero
*
il difficile è
ricordare ciò che
domani vorrò
aver ricordato
#QuattroDitaDiMonsieurTeste
*
ma un artista
a tutto tondo
troverà mai
la quadra?
*
super offerta
Venerdì Nero:
per risparmiare davvero
non comprare niente
#QuattroDitaDiBlackfriday
*
ho sempre pensato che se uno schiavo
è da altri liberato, difficilmente
diventerà poi liberatore, quanto
piuttosto egli stesso uno schiavista
*
sangue scende dove la bella bocca
si fa timida, livida rimane la guancia:
ancor più che quel pugno in pancia
è l’orgoglio di donna, fatta oggetto.
*
tutte quelle posate quando
una mano ha già cinque dita:
l’Uomo a volte è soltanto
un complicarsi la vita
*
arriva un’era nuova, ancora:
infinita sfinita prostituzione:
l’uomo necessita di un Dio
per motivare il sacrificio
*
per ogni evento storto
i molteplici colpevoli
rifiuto d’avere paura
paura di odiare
*
quando vizio porta virtù
è cosa sana – santa? -,
se porta fama: cosa vana.
Mortale se decreta la vita
*
del mostro se visto
fa spavento l’aspetto
però è raro chi vede
del mostro la paura
*
la mano contro il tempo
combatte scrivendo
di gocce piombate
sul capo dal cielo
*
appena tornato a #Roma
(e quanto mi sei mancata!)
et la France déjà
vient chercher l’Italie
*
il mondo è una zanzariera
per il calabrone fino all’ora
in cui si ricorda di volare
perché non sa di non potere
*
per capire se quella persona
vale davvero il vostro amore
guardate se al passare di uno
stormo in cielo prova stupore
*
incubi di cuscini pieni
di problemi, e la testa
avvolta dal rimbombo
di lontane esplosioni
*
lo guardavano ridendo
o lo compativano solo
per il gusto di sentirsi
sani: martire per loro
*
quella puttana della mia vicina
la vedo nascosta dietro al vetro
nella sua camera da letto, presa
a farmi le corna con suo marito
(#QuattroDitaDiRomanzo)
*
la foglia titubante guarda
da una parte e dall’altra
finché decisa attraversa
la strada troppo affollata
*
innumerevoli uomini nell’aria
sulla terra e sul mare, e tutto
ciò che realmente accade
accade a me…
(#QuattroDitaDiBorges)
*
ascetica scimmia, asettica
cavia da laboratorio, uomo:
libero cittadino votante
oggi padrone del niente
*
se io fossi presidente
proporrei ogni giorno
un minuto di silenzio
in ricordo della libertà
*
il centenario della marcia
su roma, degnamente
celebrato all’unanimità
da tutti gli anti-fascisti
*
vorrei un figlio solo per avere
un motivo per imparare a suonare
uno strumento, così da potere
un giorno, dedicargli una canzone
*
in certi casi
la bellezza
è davvero
sconfortante
*
#TELECOM #Meloni
(se resta tempo di parlarne,
tra l’articolo determinativo e
il tetto -la tetta?- di cristallo)
*
camicia nera e colletto bianco
Piero, che quando non è giorno
si alza fiero, issa ora la bandiera:
sa che anche oggi sarà come ieri
*
ho visto un aereo in cielo
ieri, che credeva d’essere
una stella. più in là la luna
lo guardava comprensiva
*
chi non vive
con un gatto
non può sapere
cos’è l’autunno
*
come sono uscito di casa ho visto
la brutta smorfia del solito vecchio
seduto al parco: non ce l’ha col mondo
ma prova disgusto per la sua vita finita
*
avec la pluie à #Mailhac
aux pieds des arbres
dans la rue, tout à coup
ça pousse l’Art
*
l’uomo ch’è oggi non accoglie
solo il ragazzo di ieri, ma tutti
quegli uomini a lui precedenti:
la sua fecondazione è infinta
+
Andrà tutto bene
deve resistere!
diceva il boia
affilando la lama
*
una verità detta per scherzo
è peggio d’un debito non pagato
consente all’orecchio di non sentire
ciò che la bocca non vuole dire
*
in orario o meno, oggi
in stazione la battaglia:
Taranto-Ancona contro
Perugia-Assisi
*
lasciava sorrisi lascivi
come biglietti da visita
sottili labbra innocenti
di chi sa quel che vuole
*
steso a letto
con la gatta
e l’insonnia
tra le gambe
*
Vorrei che la struttura
del mondo crollasse!
chi lo disse? un invasato
alla croce inchiodato
*
l’educazione è la prima
forma di prigione: l’Io
dev’essere come tutti
quelli che non siamo
*
così tanto tormentate tra
femminismo e femminilità
quando solo desiderano
poter essere sé stesse
*
se una rivoluzione
passa alla televisione
non è una rivoluzione
ma qualcosa d’altro
*
come agli arresti domiciliari
ogni cosa è puro passatempo
un vuoto impossibile da colmare
un vuoto che chiamano vita
*
Enrico Mattei capì
che le sette sorelle
scrivevano petrolio
e leggevano libertà
*
taglia e cuce, taglia e cuce
continuamente momenti
di felicità, per farne toppe
al suo malinconico vestito
*
dove va tutto quel dolore che
per istanti infiniti ci tormenta
finché all’improvviso senza
dire addio, scompare
?
*
sogno boschi freschi
pascoli nuovi, verdi come
capita a volte di vedere
nei dipinti dei poeti
*
diluvia: dal fondo della via
abbaiano cani abbandonati,
cristalli in secchi di metallo
attirano la gatta alla finestra
*
vagando sbandito pel mondo
mi rendo conto di non essere
mai stato certo di una cosa:
il mondo è davvero rotondo
?
*
non pensate
che la morte
sia la patria
della vita?
*
dolce calimera
e occhi di vetro
a l’Italia, per quel bivio
van cucendo il sudario
*
siamo nient’altro che uomini
che più non si appartengono
siamo automi che credono di
essere umani perché intelligenti
*
il potere s’installa
dove l’uomo è suddito
quando l’uomo è libero
potere resta una parola
*
era contento ché aveva perso
peso, non sapeva dire quanto, ma
tanto: ora poteva andare fiero
d’aver un cervello ben leggero
*
avanza incerto il passo nell’ombra
la foglia bagnata affonda nel fango
nemmeno l’albero è più un riparo:
troverò appiglio perdendo equilibrio?
*
nella maglietta non cela l’eccitamento
d’estate di rado indossa culottes
ama bagnarsi in spiagge naturiste:
ama i fiori, ma non li coglie mai
*
ricordo che mi chiese
come valutavo i versi
di quel poeta?
Spleendenti le risposi
*
e lasci andare pensieri tristi
provi ad ingannare il tempo
ti ripeti tutto va bene – ma non ti riesce
far finta d’ignorare che ti stai mentendo
*
il suo grembo maritale
è ricettacolo di segreti
ignobili da raccontare
per il decoro civile
*
hai mai visto davvero
un uomo pregare
implorare di Essere
salvato?
*
primordiale la ferita rivendica
nel momento in cui si giudica
sia cicatrizzata, d’esser curata
ancora, con piccole attenzioni
*
fotosintesi perfetta spirito e corpo
foglia in balia del vento, nel bosco
quando passo con fare guardingo
l’albero mi dice che non sono solo
*
Il giorno dopo
la morte della
regina, tutti
si fan sudditi
*
un film in bianco e nero
ieri, una foto sfocata
domani, una stella cadente
oggi – come se fosse vita…
*
à 41 ans
on le sait
le pire c’est
juste après
*
faceva l’amore
come un carcerato
ché il suo carcere
era l’amore
*
sempre alla ricerca di
una certezza doppiamente certa
infetta l’aria la paura, mosche
che fanno nido sottopelle
*
per il viaggiatore
la casa più dolce è negli occhi
della straniera che lo accoglie
col sorriso caldo di benvenuto
*
l’atto poetico è volare
nel vuoto, fantasia sfacciata
della realtà che di colpo perde quota
e diventa vita
*
sono quel ragazzo
che trova sollazzo
con l’immaterialità
sparso fra la gente
*
domani è un altro giorno
a breve sarà possibile entrare, ma
non fare domani quello che puoi fare
oggi, anzi: non lo fare mai
*
lo schiavo guarda la sua catena
odia il carceriere che ne detiene
un’estremità, ma dimentica l’altra:
se stesso
*
qualche elemento del corpo insegnante
persiste a pensare di testa propria
ciò rappresenta un grave pericolo
per il mantenimento del Nostro ordine
*
quando una pietra è stata levigata
non può ritornare allo stato grezzo
tutta l’acqua passatale sopra
a oggi ne ha definito la forma
*
è una donna che sa come piangere
non vista davanti allo specchio
dare sollievo ai sentimenti repressi
rimanendo deliziosa se pure pallida
*
avanza fiduciosa anche se fradicia
sotto la pioggia la menzogna
senza vergogna, cerca solo
un riparo
*
Guarda che bel nascondiglio
dice al cerbiatto il coniglio
mentre quatto quatto il topo
si infila sotto l’armadio
*
nei suoi occhi galleggia
la curiosità, la meraviglia
dei bambini: la sua qualità
la più bella
*
scorre acqua tra le rocce
scorre sangue nelle vene
sangue nelle vene di braccia operose
opere fatte da braccia venose
*
Lagrasse villaggio medievale
lunghe gonne di vestiti a fiori
nuova allergia del quarantenne
des Corbieres aux Cevennes
*
droga nelle vene
inchiostro sul foglio
Bacco Tabacco e Venere
Fenice che risorge dalla cenere
*
d’accordo col Ciclope
ma con le sirene
come poté Ulisse
ignorarne il canto?
*
sbatte una porta nel silenzio
si rovescia l’assenzio per terra
Apri la finestra a vedere
se aria tira, che aria tira
*
avanza fiduciosa anche se fradicia
sotto la pioggia la menzogna
senza vergogna, cerca solo
un riparo
*
un’ombra snella e aggraziata
incline a sembrare troppo magra
appare stupenda dove lei si siede
stupenda nel mangiare quel gelato
*
sarà un cliché
ma c’est obligé
attraversare il mare
per trovare un porto
*
fatti portare dove è il mare
l’ho nascosto in un cassetto
gli scheletri nell’armadio
balleranno sulla spiaggia
*
una lingua serpente a sonagli
violenta innocente la bocca: sgorga
erutta irruente, irriverente
La mot qui déchire
*
la poesia sediziosa
lascia la sua saliva
su capezzoli intirizziti
protesi nello spasmo
*
come se sbattessi ali
di farfalla scrivendo
il movimento dell’ala
lo sento dal di dentro
*
addio alle promesse
non mantenute, speranze
disattese – che nessuno
più pianga dolore
*
accanto ai carri armati
cammina a piedi nudi il poeta
con fare grave
celando un sorriso
*
io vorrei solo un pizzicotto
per uscire da questo incubo
per svegliarmi da questo sogno
eterno, disatteso
*
l’abisso che si cela
dietro la nostra illusoria
connessione
al mondo
*
abbandona la strada
rispetta il padre
onora la madre
sii l’orgoglio della Loro vita
*
chiavi d’auto
chiavi di casa
chiavi di cose
chiavi d’infelicità
*
gli occhi del dubbio
nel riflesso del buio
Eva che si presenta:
Hai presente il Paradiso
?
*
i frutti non colti
si lasciano cadere
evolvono a nuova vita
il sole la luna
*
un colore così bello
a illuminare il giorno
grigio conformista – orizzonte
che ridà la vista
*
io non mi capisco
non so chi sono
non so cosa voglio
a malapena mi sopporto
*
trangugiando vino d’annata
sul palato persiste qualcosa
la lingua alla ricerca del punto
batte sul dente che duole
*
segnalibro di un passatempo
parole soltanto inchiostro
brucia le dita la ricerca di
un’emozione onesta
*
una bicicletta a rotta di collo
slavina giù dalla collina
svogliate issano la testa
mucche sacre lungo i prati
*
d’improvviso la musica
libera sopraggiungeva
e potevo gioire anch’io
Io che ero quella musica
*
sono tutto quello che
tua madre ti ha insegnato a non volere
sono un rifiuto della società
meglio: il rifiuto della società
attratta dal baratro
sei sicura d’avere le scarpe giuste?
Non servono scarpette da ballo
se sai sentire la musica
*
devoti canti indiani
sulla riva del fiume
giace stesa ad asciugare
una vana camicia fradicia
*
si muore
dando amore si muore
contando le ore – nel ricordo
si vive
*
Facebook
sta alla vita
come la masturbazione
sta all’amore
*
quando l’incendio ti sta raggiungendo
e d’improvviso violenta la pioggia
la pioggia non è più
un tempo di merda
*
per cause di forza maggiore
i cimiteri vennero aboliti
per cedere il loro spazio
a discariche d’ingombranti
*
non puoi
chiedere
se non vuoi
dare
*
come una barca
nel cortile
di una casa
di campagna
*
ostinarsi a cercare
il coraggio di amare
nonostante tutto
la nostra sorte
*
a furia di fare tanti scatoloni
un giorno mi sono stufato
e sono andato a viverci
in una scatola di cartone – ma vista mare!
*
il y a des etoiles
dans le ciel dont
on saura jamais
le nom
*
amarte
del marte
al marte
al mar
*
le stelle e la luna appartengono a un altro
cielo: quante notti in rifugi di fortuna…
rimane ora l’infamia di troppe prigioni
la ricerca vana del proprio odore
*
le futur c’est le passé
tout ce que
on a pas fait
dans le present
*
Ulisse si è
fatto passare per Nessuno
per sfuggire al Ciclope
nascosto tra le pecore
*
Io celebro la memoria ogni giorno
da che avevo tre anni e mio padre è morto
affinché nessuno possa dimenticare
il valore vero della vita umana
*
la madre dei matador
da sola saprà salvare
dalle cornate del toro
il leone affamato?
*
Vedere la propria prigione è
possedere la propria libertà:
poter immaginare il sogno
da contrapporre alla realtà
*
i ‘migliori’ arrivano sempre
a ripetere ciò che lo scemo
del villaggio dice dal primo
giorno: meglio tardi che mai
*
c’è chi difende l’operaio
c’è chi difende il padrone
e poi c’è chi lotta
per liberarli dalla fabbrica
*
si scrive per essere
in presenza di un teste
che non sia solo
il proprio testo?
*
face au rivage, qui veut retenir
la mer, il ne sert à rien de faire
barrage, il faut savoir devenir
écume
*
per essere
più paghi
nella vita
fate scelte
di fronte a
lo specchio
non dinanzi
una vetrina
*
apprendere
a dipingere
disegnando
sulla strada
*
vorrei sapere
scrivere
per chi non sa
leggere
*
la vanità caratteristica
del vino e dei bambini:
la verità: delirio di poeti
profeti e amanti
*
il Cielo
giorno e notte superno a tutti
per sapere del proprio aspetto
deve prosternarsi e supplicare
il Mare
*
L’euforia causata da una confusa
parola Libertà che ci conduce
sbizzarriti dal recinto, palpitanti
d’infilarci tutti quanti, dentro al mattato-io
*