Pubblicazione di Un velario nero su gli occhi di tutte quelle donne (Per le donne di Kabul) su PAROLAPOESIA

 

Come fare per raccontare l’orrore
senza mai averlo vissuto davvero
Qualche immagine non può certo bastare
per poter immaginare i lineamenti del male

Adesso l’occidente ha scoperto in tele
cosa vuol dire essere occidentale : abbandonare
una ragazza nel primo giorno di scuola, la libertà
al destino di un burka. Una dieci cento mille ragazze
che chiamerò ognuna Libertà : così mi piace pensare
che da oggi i genitori afghani vogliano chiamare le loro
neonate figlie : Libertà.

E se nominare una cosa ne permette l’esistenza,
allora diamo anche il nome del colpevole : Noi !
L’occidente abbandona il teatrino e va via,
il suo ruolo principale di difensore dal male.

Ché il primo vero colpevole non è il talebano
– un’arma non intelligente, scappata a quella stessa gente
che l’ha creata anni e anni prima-, ma proprio quell’occidente
che scappa con la coda tra le gambe, e abbandona la scena
senza neppure il bisogno di una scusa : è finito lo spettacolo
della democrazia, cala il sipario su Kabul: cala

un velario nero su gli occhi di tutte quelle donne.

*Per le donne di Kabul, @ParolaPoesia di Cinzia Marulli (31 Agosto 2021)

*IMAGE: Modigliani